Con la scusa di Pasolini

Dalla Rassegna stampa

Una grande cementificazione coperta col nome di Pasolini. Un paradosso per chi, come il poeta friulano, si è sempre battuto contro le speculazioni edilizie. Eppure rischia di accadere a Roma, dove il consiglio comunale ha votato a favore del raddoppio del porto di Ostia, che prevede la costruzione di un molo da 2,5 km per portare da 800 a 1.4001 posti barca, più i parcheggi (costo stimato: 80 milioni dl euro). Anziché pagare gli oneri concessori, la società che gestisce il porto verserà un contributo volontario di un milione per dare vita a un museo Pasolini all'idroscalo (vicino a dove lo scrittore fu ucciso). Il sito prescelto è la cinquecentesca Tor San Michele, progettata da Michelangelo. Un baratto che però non convince associazioni e comitati: per sistemare l'area, ora abbandonata, la spesa sarebbe molto superiore, la torre è ancora del Demanio, il passaggio al Comune di Roma non è previsto a breve e la conformazione la rende inadeguata a ospitare un museo.

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