Articolo di pubblicato su Ansa, il 23/06/14

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È un bilancio fallimentare'': alla vigilia della nascita della Città metropolitana di Milano, con il necessario sviluppo delle Municipalità, non usa mezze parole il consigliere comunale Marco Cappato (Radicali) nel tracciare un resoconto di 17 anni di vita dei Consigli di Zona, i ' parlamentini' del decentramento del capoluogo lombardo,riformulati con il Regolamento del 1997.

A riprova del suo giudizio, critico quindi rispetto all' operato sia delle precedenti amministrazioni di centrodestra sia dell' attuale di centrosinistra (in cui é in maggioranza),Cappato presenta i dati sui costi-attività delle 9 Zone: '' Ogni CdZ costa in media ogni anno cinque volte più dei fondi che eroga. E' uno squilibrio ridicolo rispetto a qualunque principio di efficienza ed efficacia democratica''.

I numeri dicono infatti che nel 2013 ogni ' parlamentino' é costato in media 525 mila euro, tra spese di personale (una stima che tiene conto di una media di 5-7 dipendenti dedicati esclusivamente al funzionamento delle Zone) e le spese che comprendono gettoni per i consiglieri, stipendi dei presidenti, rimborsi e cancelleria. A fronte di questa somma, gli importi deliberati da ogni CdZ sono stati in media di 105 mila euro (tra fondi Maap, ovvero di mandato di anticipazione, e fondi erogati a rimborso, '' tra l' altro distribuiti tutti in buona parte senza bandi o avvisi pubblici'').

Il totale fa 4,6 milioni di costi, contro 950 mila euro di erogazione annuale. Ma tutto ciò non vuol dire eliminare le Zone. Anzi, '' chiediamo la realizzazione urgente e reale delle Municipalità'', é l' appello lanciato da Cappato che chiede inoltre la pubblicazione online di tutti i dati e che lo strumento del bando-avviso pubblico diventi obbligatorio. '' Sono numeri che suscitano sdegno - hanno aggiunto Yuri Guaiana e Valerio Federico, consiglieri di Zona dei Radicali -.È uno sperpero per organismi politici senza poteri, perché anche i suoi pareri non sono vincolanti, e che erogano sempre meno risorse. Serve una vera devoluzione di poteri che anche in questa consiliatura si é ridotta a due funzioni tecniche e non politiche su edilizia scolastica e gestione del verde''.

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