Il centrosinistra isola Gibillini: «Spara da solo»

Dalla Rassegna stampa

Ma quelli di Equitalia non sono anche loro lavoratori? «La risposta è assolutamente scontata» per Francesco Rizzati, consigliere comunale della lista Pisapia secondo il quale «Equitalia svolge le funzioni assegnatele dallo Stato e non esercitazioni fondate sulla creatività del singolo, quindi anziché starnazzare a vuoto occorre semmai impegnarsi in Parlamento per cambiare le regole di funzionamento di quell'agenzia».

La presa di distanze dal consigliere comunale di Sel Luca Gibillini, che un paio di giorni fa sulla sua pagina Facebook ha definito Equitalia «uno schifo. Bombe o non bombe» è netta. «Sì, quelli di Equitalia sono lavoratori come tutti gli altri e come tali vanno tutelati» dichiara anche il consigliere pd Carlo Monguzzi, schierandosi nettamente da quella parte ma concedendo volterrianamente che il collega consigliere Gibillini ha tutto il diritto di fare le sue "sparate" (verbali). Circoscrivendola a «posizione individuale che non troverà mai cittadinanza nella maggioranza e men che meno nel Pd», la capogruppo democratica Carmela Rozza è più severa: «È una sparata che non fa bene alla salute né sua né della sinistra, il collega Gibillini sarebbe ora che divenisse adulto. Occorre la capacità di distinguere tra violenza e stupidità».

Forse perché assolutamente inidoneo ad alimentare attacchi a Roberto Formigoni sulle regionali 2010, il caso lascia indifferenti i Radicali di Marco Cappato, pure al fianco di Gibillini nel sostenere la maggioranza comunale, l'Italia dei Valori accenna (ma non applica) ad attenuanti generiche per l'esponente di Sel. «Equitalia ha mostrato certamente molti limiti e anche chi la governa, sotto la direzione del precedente esecutivo, ma pensare a minacce e a bombe come alla soluzione è qualcosa che non condivido» è il verdetto sulla vicenda emesso da Raffaele Grassi.

Impossibile per il presidente del Consiglio Basilio Rizzo sanzionare in alcun modo l'esternazione - anzitutto perché è stata fatta fuori dall'aula, in secondo luogo perché anche in aula i consiglieri possono essere richiamati solo ad attenersi all'oggetto delle discussioni in corso senza divagare - dal Movimento 5 stelle, all'opposizione del sindaco di Milano, non è giunta a Gibillini alcuna offerta di cooptazione politica. Nei giorni scorsi il leader del movimento, Beppe Grillo, aveva schierato le 5 stelle su una posizione, riguardo ad Equitalia, praticamente a 5 punte, non molto dissimile da quella sostenuta poi dal consigliere comunale della sigla vendoliana.

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