Casta no limits: cure finte rimborsi veri

Dalla Rassegna stampa

La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica hanno rimborsato spese sanitarie inesistenti da2008 in poi a un numero non ancora definito di parlamentari, e certamente a due deputati del Pdl campano dell’epoca (poi transitati in Gale Noi Sud), uno dei quali è tutt’ora senatore. Per fare la cresta sui rimborsi sanitari del Palazzo è stata ideata una vera e propria "cartiera" dei rimborsi, una società fisioterapica non più esercitante da anni, che rilasciava certificati medici fasulli ed emetteva fatture per prestazioni inesistenti con i quali ci si faceva rimborsare dal Servizio sanitario nazionale o dall’apposito fondo per l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Ad avere scoperto la truffa sono i carabinieri del Noe di Napoli, grazie ai quali è stato aperto un procedimento penale per falso e truffa aggravata da tre sostituti procuratori della Repubblica del capoluogo campano, fra cui spicca come spesso accade il nome di Henry John Woodcock.

A finire nei guai sono stati un cittadino giordano, Ali Rashed Mohmoud Rashid Al Omleh, tre cittadini campani (Maria Pia Casamassa, Carlo Finizio e Raffaello Iovane) e i due uomini politici: Marco Pugliese, deputato fino al 14 marzo 2013 prima del Pdl e poi di Noi Sud, e Antonio Milo, che in quella legislatura fu deputato Pdl e in quella attuale è senatore iscritto nel gruppo di Gal. Secondo gli inquirenti tutti insieme gestivano il Centro fisioterapico Fisiodomus srl di Casavatore, nell’hinterland napoletano e si «associavano fra loro allo scopo di commettere un numero indeterminato di reati di falso e di truffa aggravata ponendo in essere condotte ripetute e reiterate finalizzate a trarre in inganno il competente Servizio sanitario integrativo per le competenze dei parlamentari, in particolare, in concorso fra loro e con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, provvedevano a formare (e ad utilizzare) certificazioni e fatture riferite a prestazioni sanitarie fisioterapiche in tutto o in parte inesistenti rilasciate anche in favore di parlamentari, consentendo ai predetti di ottenere dal Servizio sanitario pubblico indebiti rimborsi dall’anno 2008 con condotta permanente».
Il centro fisioterapico Fisiodomus, gestito formalmente dalla Casamassa, in effetti è stato operativo per alcuni anni. Ma, scrivono gli inquirenti, «risulta in realtà da tempo chiuso e dismesso, tanto è che i relativi locali sono già stati offerti in affitto». Non ha smesso però di essere operativo, sia pure in altro modo: «I gestori del medesimo centro di fisioterapia fantasma continuano ad utilizzare tale struttura come una sorta di cartiera sanitaria, rilasciando - in modo assolutamente sistematico - certificati, attestati e fatture riferite a prestazioni fisioterapiche (comprese quelle che astrattamente esigerebbero l’utilizzo di strumentazione collocata e installata nello stesso centro), in realtà mai effettuate». Indagando è saltato così fuori «come anche parlamentari della Repubblica si siano fatti rilasciare numerosi documenti assolutamente falsi - quali certificati e fatture - a fronte di prestazioni fisioterapiche in realtà mai espletate e mai fruite, né dagli stessi né dai loro familiari». Mancava ancora questo capitolo - Rimborso poli - alle pure ricche vicende giudiziarie e politiche della Casta.

Ma l’indagine dei tre pm napoletani di fronte al Parlamento in qualche modo si è dovuta fermare, proprio per l’emergere di presunte responsabilità di Milo e Pugliese. Agli inquirenti servono i tabulati delle loro comunicazioni legate alla vicenda, e la possibilità di utilizzare intercettazioni fatte a terzi che non avevano l’immunità parlamentare. Sia per l’ex deputato che per l’attuale senatore serve quindi l’autorizzazione del Parlamento per utilizzare traffico ed eventuali intercettazioni su una utenza mobile che era in uso all’ex deputato Pugliese e su ben 8 utenze mobili che risultavano intestate o in uso all’attuale senatore di Gal, Milo. Sorprende per altro l’idea di truffare un sistema di rimborsi sanitari come quello in vigore per i deputati, che sembra fra i più generosi in assoluto (tanto che proprio per questo erano nate molte polemiche). Secondo il tariffario in vigore sono per esempio concessi almeno 1.800 euro l’anno a ciascuno perfino per la balneoterapia e i massaggi shiatzu. Grazie a una convenzione con un centro vicino a Montecitorio che è stata resa pubblica proprio nella scorsa legislatura dai radicali è possibile ottenere il rimborso anche per «la crenoterapia curativa con acque termali, la fangoterapia e le grotte termali». Il monte-rimborsi complessivo ai deputati è oscillato negli ultimi anni fra 11 e 12 milioni di euro.

 

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