Carceri Ricoverato Pannella, in sciopero della fame e della sete contro il sovraffollamento

In sciopero della fame da due mesi e da domenica in sciopero della sete «perché l'Italia torni in qualche misura a poter essere considerata una democrazia secondo gli standard internazionali», Marco Pannella è ricoverato da lunedì pomeriggio. Ieri ha ricevuto una telefonata di Fini, che ha chiesto notizie delle sue condizioni e ha voluto ascoltare le ragioni della sua iniziativa nonviolenta. Motivo principale della protesta di Pannella è il sovraffollamento delle carceri «Sono più di 67 mila», ricordano i Radicali «i detenuti attualmente presenti nelle carceri italiane rispetto a una capienza massima di 43 mila; negli ultimi dieci anni ne sono morti 1.800, di cui 650 per suicidio, e nello stesso periodo si sono tolti la vita anche 87 agenti di polizia penitenziaria. Lo scandalo delle nostre carceri, sempre più simili a discariche sociali dove si annidano nuclei consistenti di nuova Shoah, fa dello Stato italiano un delinquente professionale rispetto alla nostra Costituzione, al diritto europeo, internazionale, a tutte le dichiarazioni, convenzioni, trattati a tutela dei diritti fondamentali dell'Uomo». Secondo i Radicali già 15mila tra detenuti, familiari, agenti e operatori hanno aderito allo sciopero.
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