Carceri invivibili: Pannella digiuna, non beve e oggi vola a Tunisi. Napolitano: basta scioperare

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha scritto una lunga lettera a Marco Pannella, ricoverato da due giorni per i rischi legati alla decisione di smettere completamente anche di bere dopo 63 giorni di sciopero della fame per e una soluzione al problema del sovraffollamento nelle carceri. Nonostante la contrarietà dei medici a lasciare l'ospedale, Marco Pannella farà parte della delegazione Radicale che oggi e domani si recherà a Tunisi per incontrare membri del governo transitorio.
Napolitano nella sua lettera, riconosciuto a Pannella i meriti delle sue lotte «diventate patrimonio comune» di larga parte degli italiani, gli chiede di sospendere lo sciopero. Ieri, oltre al sottosegretario Gianni Letta, anche la presidente dell'Assemblea Pd Rosy Bindi si è recata a trovare il leader radicale per testimoniare solidarietà e vicinanza alla sua battaglia contro le condizioni disumane delle carceri italiane: «È tempo di voltare pagina, la questione va affrontata con umanità e giustizia» ha detto.
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