Articolo di Massimo Bordin pubblicato su Il Foglio, il 11/09/12

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Se la Banca mondiale sostiene che un'efficace lotta alla corruzione fa guadagnare circa tre punti di pil avrà fatto bene i suoi conti e comunque chi non è esperto di calcoli così complessi è portato a crederle senz'altro. Dunque si proceda senza tentennamenti con una nuova apposita legge. Riccardo Arena di Radio carcere, che è stato assistente universitario, mi ha detto che si tratta di un provvedimento "sostanzialista". Si chiamano così i provvedimenti mirati, con un forte tasso di deterrenza. In parole povere, capaci di mettere paura a chi volesse cimentarsi nel reato. Tutte le garanzie ma pene detentive non trascurabili e sentenza esecutiva in tempi rapidi. In questo caso sarà così? È molto improbabile. I tempi restano biblici, i corruttori e i corrotti punteranno sfacciatamente alla prescrizione e i magistrati cercheranno di rifarsi in anticipo con un largo uso di carcerazione preventiva visto che a quella definitiva, ove fosse, è difficile arrivarci. L'innocente che ci capita potrà fare ricorso alla Corte europea e, come succede sempre più spesso, lo stato italiano dovrà pagare un risarcimento. Una giustizia penale ridotta così, e non parliamo di quella civile che sta pure peggio, quanti punti di pil fa perdere?

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