Bonino spinge la Serbia verso la Ue

L'Italia appoggia l'intenzione della Serbia di aderire all'Unione europea, e si impegna a porre al Consiglio Europeo di fine giugno il punto della data di avvio del negoziato. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Emma Sonino, in visita a Belgrado, al premier Dacic, sottolineando che l'Italia è il primo investitore in Serbia - «con 2 miliardi di euro, nonostante la crisi» - e il primo partner commerciale. Ed è in questa chiave che vanno letti anche i rapporti bilaterali - oltre agli storici legami tra i due paesi - perché l'apertura dei negoziati di adesione alla Ue consentiranno l'accesso ai fondi comunitari, avviano dunque nuove opportunità e investimenti soprattutto nel settore energetico e nelle infrastrutture. La visita del ministro proseguirà oggi in Kosovo, e Bonino ha dato atto a Belgrado dei «progressi compiuti negli ultimi mesi, e in particolare proprio sui risultati del dialogo con Pristina facilitato dalla Ue» secondo l'accordo di Bruxelles. Molto cammino deve ancora essere fatto «ma la sfida della normalizzazione delle relazioni con il Kosovo è per la Serbia la sfida di porsi come importante fattore di stabilità regionale». Un cammino che è già stato compiuto dalla Croazia, che entra nella Ue il prossimo 30 giugno.
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