Biotestamento, primo via libera No all'eutanasia, sì al consenso

L'esame del disegno di legge sul testamento biologico ha incassato ieri il primo via libera all'articolo 1 e all'articolo 2. Il primo è quello che prevede, tra le altre cose, il divieto esplicito di «ogni forma di eutanasia», mentre l'articolo 2 prescrive che ogni trattamento sanitario sia attivato previo consenso informato esplicito ed attuale del paziente, prestato in modo libero e consapevole. Per avere il voto finale sul provvedimento, però, si dovrà attendere fino a martedì. Battagliera, comunque, l'opposizione, che sta tentando di fermare un testo con cui, come ha accusato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, «pian piano Cicchitto sta decidendo come devo morire io». Pronta la replica del capogruppo del Pdl, che taccia come «macabre» le parole del leader dei democratici. In prima linea i sei deputati radicali eletti con il Pd con la richiesta della radicale Maria Antonietta Coscioni di scorporare un emendamento del Pd per avere un voto 'ad hoc' su un comma relativo al divieto di eutanasia. Canta già vittoria il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella «Angelino Alfano potrà vantare un primo risultato in continuità con la battaglia di Silvio Berlusconi su Eluana Englaro». Oggi si voterà l'emendamento che punta a circoscrivere l'applicazione del testamento biologico sui malati in stato terminale per i quali sia stata «accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale».
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