La biografia di Aldo Moro è l'Italia di oggi

Dalla Rassegna stampa

Di Aldo Moro resta l'immagine di lui rinchiuso nella prigione del popolo delle Br, vittima del più grave attacco al cuore dello Stato, e si è quasi portati a dimenticare quel che Moro era stato - dirigente della Democrazia cristiana, cinque volte presidente del Consiglio - e quel che aveva rappresentato, l'uomo del dialogo con i socialisti negli anni '60 e dell'apertura al Pci nel decennio successivo. Aldo Moro nell'Italia contemporanea, un volumone di 820 pagine, edito da Le Lettere ne restituisce ora un ritratto a tutto tondo. Quattro autori - Francesco Perfetti, Andrea Ungari, Daniele Caviglia e Daniele DeLuca- hanno selezionato criticamente gli atti del convegno celebrato a Roma nel dicembre del 2008, riproducendo, voce per voce, gli interventi di 33 studiosi: i rapporti con il mondo cattolico e con le correnti dc; i legami con Scelba, Fanfani, Berlinguer; la politica estera; l'Italia degli anni di piombo; c'è perfino un capitolo su come lo vedevano i radicali.

Due piccoli flash fra i tanti. Andrea Guiso riporta un colloquio avuto con Silvano Bassetti, di recente scomparso, che fu l'ultimo segretario dell'Intesa, l'associazione universitaria che univa i movimenti cattolici; Bassetti racconta che nelle ore successive agli scontri di Valle Giulia, l'acme del '68 romano, Moro lo convocò nel suo ufficio. Era angosciato per quel che vedeva, edera convinto che nel movimento studentesco circolassero armi. Bassetti gli rispose che non era vero, e "lui mi lasciò parlare per mezz'ora". Poi, alla fine, gli chiese: "Se fosse in me che cosa farebbe adesso a Roma?". Bassetti ribatté che avrebbe ritirato immediatamente la polizia e fatto riaprire le università. Cosa che poi avvenne.

L'altro è il discorso che il presidente della Balena Bianca tenne a Benevento il 18 novembre 1977, a proposito dell'alleanza con il Pci. Che spiegò con queste parole: "Abbiamo scelto la via dell'accordo programmatico, c'è già una situazione di non opposizione sul piano istituzionale". E c'è, in questa sola frase, un mondo.

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