Bio-registri i radicali fanno «Lega»

Dalla Rassegna stampa

Continua senza sosta l' iniziativa del mondo radicale a sostegno dell'istituzione dei registri comunali dei testamenti biologici. L'ultimo tentativo di legittimazione in ordine di tempo è la costituzione della “Lega degli Enti locali per il Registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento”, promossa dalle associazioni “Luca Coscioni”,”A buon diritto” e “Amici di Eleonora”. L'ufficialità della nascita di quella che intende essere una rete di amministrazioni locali favorevoli alle direttive anticipate di trattamento è stata data in occasione del recente Congresso dell'Associazione Coscioni e fa seguito a una lettera inviata ai sindaci e ai presidenti di Provincia. Nella lettera, firmata da Marco Cappato, Luigi Manconi e Claudio Lunghini in rappresentanza delle tre associazioni, si chiede agli amministratori interpellati di impegnarsi per “difendere l'autodeterminazione e la libertà di scelta individuale” e “respingere i tentativi centralistici”messi in atto contro l' attivazione dei registri locali. In merito all'adesione richiesta, che diviene ufficiale con una semplice risposta di un sindaco o di un assessore competente in materia, si specifica che è “un gesto simbolico”, per testimoniare la “resistenza a qualsiasi tipo di violazione della libertà e della dignità umana”.

Tra i primi aderenti figura il Comune di Napoli, assieme ad altre località minori. L'Associazione Coscioni si è dichiarata inoltre “pronta ad assistere anche dal punto di vista giudiziario tutti i cittadini che avranno fatto testamento biologico e che vedessero le proprie volontà calpestate dalla nuova legge”.

Una battaglia che, a detta degli stessi promotori, sarà del tutto analoga a quella condotta per demolire la legge 40. La convinzione di Mina Welby è che “il giudice costituzionale non potrà che smontare l'impianto violento e ideologico della legge Calabrò” (quella sulle Dat), motivo per cui sono già pronti ricorsi in serie contro il testo in via di approvazione.

Intanto in Piemonte i radicali Viale, Boni e Frezzato hanno chiesto che venga istituito il registro della Provincia di Torino, affinché anche per i cittadini residenti in Comuni non dotati di registro sia possibile depositare le proprie dichiarazioni. La richiesta era corredata da 200 firme di cittadini. Il presidente della Provincia, Antonio Saitta ha prontamente risposto che la richiesta sarà esaminata dall'amministrazione.

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