Belsito e i servizi I radicali al Viminale: ci furono contatti?

Francesco Belsito è mai stato in contatto con i servizi? E il ministero dell'Interno era al corrente dell'inchiesta di cui parla la stampa da parte della Dia di Reggio Calabria? É quanto chiede, in sostanza, una interrogazione dell'esponente radicale Maurizio Turco al premier Monti e al ministro Cancellieri nella quale si ricorda che le presunte investigazioni della Dia calabrese risalgono al 2009 (all'epoca era ministro Roberto Maroni. L'interrogazione prende spunto in primo luogo dalle parole di Bossi («Belsito è stato infilato dall'intelligence») per sottolineare che Belsito «dal 2007 al 2010 è stato vicesegretario regionale della Lega Nord in Liguria, dal 2009 è vice tesoriere nazionale del partito e dal 22 febbraio 2010 tesoriere sostituendo il defunto Maurizio Balocchi anche a sottosegretario di Stato. Nel 2010 viene nominato membro del Cda di Fincantieri». Turco ricorda poi che «da notizie di stampa si apprende che c'è un'indagine della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria del 2009 che metterebbe in collegamento Francesco Belsito con Romolo Girardelli, imprenditore considerato vicino alla 'ndrangheta in quanto sarebbe indagato per riciclaggio con l'aggravante di avere agevolato la cosca dei De Stefano». Turco chiede di sapere «quali urgenti iniziative intenda prendere per appurare con la massima urgenza se i fatti narrati in premessa siano veri; se Belsito è o sia stato in contatto con elementi dei servizi; se il ministero dell'interno fosse a conoscenza dell'indagine della Direzione distrettuale antimafia dì Reggio Calabria del 2009». Ieri, intanto, Francesco Belsito s'è difeso dalle colonne del "Secolo XIX". «Io non ho mai fatto nulla da solo. In tanti nella Lega sapevano, avevano il controllo di tutti miei atti. E, per la mia parte, so di aver sempre amministrato correttamente», ha spiegato.
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