Anglo cattolici

Dalla Rassegna stampa

La devozione non si fonda necessariamente sulla fede. Si possono frequentare le chiese protestanti e le chiese cattoliche, sedere alla mensa di entrambe e non appartenere a nessuna. Si può fraternizzare e avere pensieri e sentimenti spirituali in comune, senza nemmeno porsi il problema di una comune dottrina o sentirne l'esigenza. Poiché dunque la religione è una caratteristica così personale e una proprietà così privata, si deve assolutamente ignorarla nei rapporti con le persone. Se anche uno cambiasse religione ogni mattina, a te cosa dovrebbe importare? Indagare sulla religione di un altro non è meno indiscreto che indagare sulle sue risorse economiche o sulla sua vita familiare. La religione non è affatto un collante della società". Dico subito che l'autore di queste righe è di area cristiana, forse anzi cattolica: che sia allora un seguace del cardinale Martini? Martini, è noto, fu aperto e incitante a un dialogo - per dire - con l'islam che certamente di quelle righe avrebbe fatto tesoro, paradigma e viatico verso un ecumenismo non ignaro dei rischi ma anche della necessità di doverli affrontare in mare largo. Per questa sua apertura il presule milanese pagò, e non poco. Ma il testo di cui parliamo non viene da lui né da un suo seguace. Furono scritte, invece, da John Henry Newman, il prelato anglicano poi passato al cattolicesimo, fatto cardinale da Papa Leone XIII nel 1879 e beatificato da Benedetto XVI nel 2010. Sono righe diciamo così - pesanti, ma non hanno ostacolato il cammino del loro autore verso gli altari della chiesa romana. Come arrivò a pronunciarle? Credo si possa ragionevolmente dire che esse sgorgarono dall'humus culturale e teologico della chiesa anglicana, oggi alla ribalta della cronaca per la risonanza che ha avuto la nomina ad arcivescovo di Canterbury, dunque a suo leader spirituale, del cardinale Justin Welby. La curiosità della stampa si è appuntata sulla carriera del nuovo primate. Raffinati studi ad Eton e Cambridge, poi alto dirigente dell'industria petrolifera e solo a 31 anni, dopo la morte della figlia in un incidente d'auto, prende i voti e si dedica al sacerdozio. Diacono di Liverpool, meno di un anno fa viene nominato vescovo di Durham, una carica che comporta la nomina alla Camera dei Lord, dove partecipa ai lavori della commissione Banche e finanza. A dicembre verrà formalmente insediato, ma si è già esposto su una questione scottante: "Voterò per l'ordinamento delle donne vescovo, unirò la mia voce a quella di molti altri per sollecitare questo cambiamento". Il vescovato femminile è nel tempo (ma non ne sono sicuro) l'ultimo "item" sul quale l'anglicanesimo si divide profondamente, mentre quello dei gay sembra sia stato superato senza eccessive difficoltà. I suoi circa cinquanta milioni di fedeli sparsi per mezzo mondo sono da sempre allenati a dibattiti, a rotture e anche a scismi, tutti interessanti sul piano religioso ma anche culturale e antropologico. L'anglicanesimo potrebbe essere definito una confederazione a maglie larghe nella quale convivono pareri, consensi e dissensi. Secondo alcuni esperti questa confessione ha sempre giocato un ruolo "liberai", anche di fronte a quella monarchia che, di diritto, ha il compito di vigilare su di essa. Il suo rapporto con il cattolicesimo è antagonistico - lo è stato anche in forme assai aspre - ma i cosiddetti anglocattolici, tra i quali era anche Newman, hanno guardato e guardano a Roma come alla loro Gerusalemme. Anche recentemente alcune personalità anglicane sono passate alla chiesa di Roma, perché in dissenso con la loro. Ma (forse) il punto storicamente più interessante delle divergenze tra Roma e Londra va visto nel fatto che la nascita dell'anglicanesimo in Inghilterra ha avuto come conseguenza che le colonie via via acquisite oltreatlantico dalla corona sono state a lungo sbarrate alla penetrazione cattolica.

Storia breve di una confessione
L'anglicanesimo nasce ufficialmente nel 1531, il primo insediamento stabile inglese nel Nuovo mondo è del 1604. Gli Stati Uniti sono impregnati di un protestantesimo spesso propaggine direttamente o meno, e penso ai quaccheri - di quella confessione, e vi hanno potuto facilmente allignare, in forme anche spericolate, sette e confessioni diverse, dai mormoni (che adesso stavano per avere anche un loro confratello eletto presidente) agli Amish, fino alla "comune" di Charles Manson. Solo con l'immigrazione irlandese, italiana e, ora, ispanica, il cattolicesimo si è inserito stabilmente nel panorama religioso americano. E tutto è dovuto allo scisma della chiesa "cattolica" anglicana, con il suo stretto legame con la corona britannica, da cui acquisì una forte connotazione imperiale, anche se non universalista come la chiesa cattolica, che di imperi ha conosciuto e permeato quello romano. Qualcuno ha pronosticato che, con la nomina di Welby, c'è rischio di "liquidazione" dell'anglicanesimo. Parla dall'interno dell'imperialismo" della chiesa romana. Ma lo sgretolamento degli imperi talvolta - come è accaduto sia per quello romano che per quello britannico - è semina di altre, non meno importanti, verità.

 

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