Al rimborso non sanno rinunciare I partiti si spartiscono 56 milioni

Dalla Rassegna stampa

VIA LIBERA dalla Camera alla distribuzione dei rimborsi ai partiti per il 2013. Lo ha deciso l’Ufficio di presidenza di Montecitorio. In totale sono 56,3 i milioni di euro che la Camera ha concretamente erogato per il 2013 a partiti e movimenti politici. Secondo il piano di riparto della Camera, entro mercoledì prossimo, il 31 luglio, saranno pagati i rimborsi non solo per le elezioni politiche di febbraio, ma anche per le regionali in Sicilia (ottobre 2012), Lazio, Lombardia, Molise, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta, e per le ultime europee del 2009. La legge prevede che la somma annuale complessiva dei contributi pubblici ai partiti sia di 91 milioni. Dei 56,3 milioni erogati, 48,6 vanno alle forze politiche rappresentate alla Camera dei deputati. Gli altri riguardano partiti e movimenti presenti solo nei consigli regionali.

Il riparto delle somme è stato approvato con il solo voto contrario, prevedibile e anzi ampiamente annunciato, dei tre componenti del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino. Il M5s ha rinunciato ai 4,2 milioni circa che gli sarebbero spettati per legge, versando già nel ‘Restitution day’ di inizio mese 1,5 milioni al fondo del Tesoro per l’ammortamento del debito pubblico. «Abbiamo detto di no e siamo decaduti dal diritto, in quanto non ne abbiamo fatto richiesta», ha spiegato Di Maio, vicepresidente della Camera. LA PARTE del leone la fanno i due partiti maggiori, Pdl e Pd. Il Popolo della libertà - 97 parlamentari a Montecitorio - avrà quasi 18,7 milioni; nelle casse del Partito democratico, che conta invece 293 deputati in questa legislatura, entreranno poco più di 18 milioni. Alla Lega Nord (20 onorevoli) andranno circa 5 milioni e mezzo. L’alleanza centrista tra Udc e Scelta civica - 47 deputati nel gruppo unico alla Camera mette insieme una cifra di quasi 4 milioni e mezzo: 3,1 per il partito di Pier Ferdinando Casini e 1,3 per la lista fondata e guidata dall’ex presidente del Consiglio Mario Monti. Il partito del governatore pugliese Nichi Vendola e del presidente della Camera Laura Boldrini, Sinistra ecologia e libertà (Sel), con i suoi 37 deputati, riceverà un assegno di 1,1 milioni. L’ultimo partito presente alla Camera e ammesso alla ripartizione dei rimborsi pubblici è il movimento fondato dagli ex ministri Ignazio La Russa e Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia. A Fdi, piccola formazione della destra che a Montecitorio conta 9 deputati, spettano poco meno di 443mila euro.  

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