Al premio Galileo grandi e giovani talenti

Il leader radicale, Marco Pannella, Clemens Hellsberg, presidente della Wiener Philarmoniker, Henri Loyrette, storico direttore del Louvre, Federico Faggin, inventore del primo microprocessore Intel, Shalom Neuman, fondatore del Fusionism, l’astronauta Roberto Vittori. Sono solo alcune delle personalità che riceveranno il «Premio Galileo 2000», dedicato anche ai giovani talenti, il prossimo 23 Settembre a Firenze, nella serata condotta da Silvia e Laura Squizzato, sponsorizzata da Made Spa, azienda fiorentina dell’edilizia di lusso, la cui realizzazione coinvolge il Teatro della Pergola e il Maggio Musicale Fiorentino. La presentazione della XV edizione si è svolta ieri a Roma nella sede della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Fondazione del Premio, Alfonso De Virgiliis, ideatore dell’iniziativa.
Il Premio è dedicato a coloro che hanno saputo interpretare al meglio i grandi ideali di pace e cultura, da sempre alla base del Premio, nato con l’intento di promuovere una manifestazione musicale e sostenere i talenti emergenti, negli anni diventato un ambito riconoscimento per chi opera a costruire la pace nel mondo e per chi favorisce la crescita culturale, scientifica, tecnologica e imprenditoriale. Come Pannella, premiato con «Il Giglio d’Oro» per il suo impegno per la difesa dei diritti civili. Il comitato scientifico del Premio, composto da Zubin Mehta, Alfonso De Virgiliis, Jack Lang, Irene Papas, Irina Strozzi, Marco Giorgetti, per questa edizione ha rivolto soprattutto la sua attenzione agli innovatori del panorama culturale europeo. Nelle precedenti edizioni, il Premio è andato a personalità come Josè Manuel Barroso, Shimon Peres, Jack Lang, Bernard - Henri Lévy, Zubin Mehta, Roberto Bolle, Roberto Benigni, Andrea Bocelli, Seiji Ozawa, Frida Giannini, Ingrid Betancourt, Lech Walesa, Daniel Barenboim, Claudia Cardinale, Muhammad Yunus. Un premio speciale per l’imprenditoria musicale è stato, inoltre, assegnato al fondatore e direttore dell’Orchestra da camera fiorentina, Giuseppe Lanetta.
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