E adesso l'Eni scopre l'importanza di una diffusione capillare

Dalla Rassegna stampa

L'Eni punta sul mercato retail. Con 6 milioni e mezzo di clienti gas e 500 mila clienti luce, il Cane a sei zampe approfitta della liberalizzazione, facendo leva sul suo bacino tradizionale, una platea di famiglie e imprese del terziario che partivano come utenti Italgas, soprattutto nell'area di Torino, Roma e Napoli. Ora lancia una nuova offerta, Relax SuperSemplice, che fornisce una bolletta molto semplificata e non comporta vincoli d'orario nell'uso degli elettrodomestici, perché il prezzo della luce è lo stesso sia di giorno che di notte. Ma la carta vincente del Cane a sei zampe è il dual fuel: non a caso, l'80% dei suoi clienti elettrici sono anche clienti gas. «Stiamo investendo molto sul livello del servizio - spiega Angelo Zaccari, direttore del mercato Italia nella divisione gas ed elettricità -. Diamo ai nostri clienti tutta l'assistenza possibile, sia di persona negli energy store, sia via telefono che via web». Del resto, è naturale puntare sul mercato domestico per un colosso degli idrocarburi come Eni, che produce 47 miliardi di metri cubi di gas all'anno dai suoi giacimenti sparsi sui cinque continenti. L'Italia assorbe buona parte di questa produzione, quasi 32 miliardi di metri cubi sugli 80 del nostro fabbisogno annuale complessivo. Con il suo gas, il Cane a sei zampe copre oltre un quarto del mercato retail italiano del metano, alimenta le sue sette centrali elettriche e il resto lo vende ai grandi consumatori. In futuro, se l'Italia rinuncerà al programma nucleare, avrà ancora più da fare.

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