I deputati radicali votano a favore della sfiducia a Caliendo

vignetta di Vincino - Il Foglio, 5 agosto 2010

Il 4 agosto 2010 la Camera dei Deputati ha votato una mozione di sfiducia a Giacomo Caliendo, Sottosegretario alla Giustizia coinvolto nell'inchiesta giudiziaria sulla P3.

La mozione Franceschini-Donadi è stata respinta: 299 voti contrari, 229 a favore e 75 astenuti.

La delegazione radicale ha votato per la sfiducia. Ecco l'intervento integrale di Rita Bernardini trasmesso in diretta da Radio Radicale. La deputata radicale è stata interrotta dopo due minuti. Riportiamo di seguito quello che sarebbe stato il testo integrale dell'intervento.

"Per la delegazione radicale, il voto su questa mozione è un’occasione.

Noi consigliamo al Presidente del Consiglio – come dice il dispositivo della mozione – di invitare (la formula è blanda) il Giacomo Caliendo a rassegnare le dimissioni da Sottosegretario di Stato alla Giustizia.

Montecitorio

I processi vanno fatti fuori da quest’aula, ma le valutazioni politiche si fanno qui, anche se quest’aula è spesso il luogo non del dibattito per giungere a decisioni legislative ma quello delle ratifiche di decisioni prese altrove.

Il sottosegretario Caliendo sa quale sia la critica severa che gli abbiamo rivolto per come ha gestito, per conto del Governo, il problema della Giustizia, il più importante problema politico che l’Italia si trova ad affrontare. Dalla crisi strutturale del problema Giustizia dipende la sofferenza estrema della democrazia nel nostro Paese. Dipende la sofferenza dei cittadini italiani sul piano economico, sociale, e delle libertà civili. [a questo punto l'intervento di Rita Bernardini viene interrotto]

Una strage di legalità e di diritto che rischia di divenire strage di popolo.

Il Governo ha avuto a disposizione due strumenti parlamentari per affrontare le riforme che l’Italia attende e che prontamente i cittadini hanno votato con i referendum radicali: la risoluzione per una riforma strutturale della giustizia e la mozione sulle carceri.

Ma gli strumenti offerti dai regolamenti parlamentari sono divenuti carta straccia: il Governo è riuscito invece nella non facile opera di peggiorare – e ce ne voleva! – la situazione italiana.

Sì, Presidente Berlusconi, sì Ministro Alfano, invitate il sottosegretario Giacomo Caliendo a dimettersi e voi, assumetevi finalmente le responsabilità delle riforme che a parole dichiarate a reti unificate di volere, ma che nei fatti fino ad ora, non solo avete messo nel cassetto, ma avete proposto, approvato o tentato di approvare solo controriforme.

Volete la riforma delle CSM per bandire le correnti? Volete la separazione delle carriere fra giudici e pubblici ministeri? Volete sì o no la responsabilità civile dei magistrati? Siete favorevoli o contrari agli incarichi extragiudiziari e ai distacchi dei magistrati? Guardatevi intorno e fate i conti di quanti magistrati sono distolti dai loro impegni e se ne stanno lì distaccati proprio presso il ministero della Giustizia! Potevate cambiare e non lo avete fatto!

Passate dalla politica degli annunci alla vera riforma Giustizia operando da subito perché quel luogo di tortura e di morte che è il sistema carcerario italiano, possa rapidamente rientrare nella legalità costituzionale."



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