In 13.000 digiunano con Pannella

Marco interrompe sciopero per 48 ore Aggiornamento: quanti scioperano con Marco »

« Pannella annuncia lo sciopero della sete

Marco Pannella ha ripreso il 9 giugno il suo sciopero della fame, dopo 48 ore di sospensione. Panorama gli ha concesso un articolo e qualche foto, in onore della sua "straordinaria" colazione, mentre il resto dei media tralasciano e tergiversano, come d'altronde fanno per ogni questione che abbia a che fare con la democrazia, lo dimostra la disinformazione sui prossimi referendum.

L'Unione delle camere penali italiane, in sciopero simbolico a staffetta proprio per sostenere l'iniziativa di Marco, è stata ricevuta dal Capo dello Stato. Un altro appello a Napolitano, un'altra voce che rivendica, innocentemente, l'indecenza delle carceri e del sistema della cosiddetta giustizia. Quacosa si muove? La speranza è l'ultima a morire... Perchè sfondare il muro della disinformazione in Italia è impresa dura. Non basterebbe la forza di più di 10.000 uomini, anzi... non basta! Pannella non mangiava dal 20 aprile, ma stavolta nel corso dei giorni, mentre l'informazione guardava altrove, si sono uniti a lui in tanti. Talmente tanti che, al 9 giugno, hanno ormai raggiunto e superato appunto la soglia dei 10.000. (aggiornamento: al 19 Giugno sono oltre 13.000)

In forme, modi, tempi diversi hanno aderito allo stesso sciopero, ad una causa innominabile: digiunare per cambiare, digiunare per l'Amnistia.

Scopri quanti hanno aderito allo sciopero di Marco »

Tra loro circa 7.500 detenuti (praticamente l'11% della popolazione carceraria attuale), ma non solo. Ci sono i loro familiari e i loro avvocati, ci sono gli agenti di polizia penitenziaria e i direttori delle carceri, i volontari, gli psicologi carcerari, perchè dell'inumanità di questi luoghi che Pannella chiama "nuclei di Shoah" tutti sono vittime.
Scopri tutti i motivi dello sciopero e aderisci anche tu »
Nell'ottobre scorso il rapporto shok dell'Associazione Antigone parlava di un sovraffollamento che superava del 150% della capienza massima delle carceri italiane: 68.527 detenuti a fronte di 44.612 posti. Eppure a distanza di 8 mesi, a dispetto delle millantate epocali riforme del sistema giustizia, la situazione non è che peggiorata.

Pannella e il  maritozzo di Camus

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