26 Aprile 1986/2011 Radicali a Montalto di Castro contro il nucleare

Il 26 Aprile 2011, in occasione del venticinquesimo anniversario del disastro nucleare di Černobyl Radicali Italiani, le Associazioni Etruria Radicale, Radicali Maremma ed il Comitato Antinucleare di Montalto di Castro, con il supporto dell'Amministrazione Comunale, di tutte le forze politiche e le associazioni tematiche antinucleari locali, di Tarquinia e di tutta la zona della maremma tosco-laziale, organizzano una manifestazione antinucleare.

Il programma dell'evento

ore 10:30
Inizio corteo cittadino in Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. Dopo breve sit-in la marcia prosegue in via Latina
ore 11:00

Il corteo, passando per via Gravisca, procede in direzione di Via Aurelia Tarquinia
ore 11:30
I manifestanti passando per via Garibaldi arrivano in p.zza G. Matteotti. Nella piazza allestita per il consiglio comunale aperto prendono la parola:
Salvatore Carai, sindaco di Montalto di Castro
Stefano Sebastiani, del Comitato Antinucleare di Montalto di Castro
Marco Perduca, Senatore radicale
Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
ore 12:00
Consiglio Comunale aperto con discussione di una delibera congiunta contro il nucleare

Leggi lo Speciale Nucleare

Oggi, come 25 anni fa, i Radicali ribadiscono la propria posizione sul ricorso all’energia nucleare: non è conveniente economicamente, non sottrae dalla dipendenza dall’estero, nè risulta risolutivo rispetto al fabbisogno energetico nazionale, non è accettabile per il suo sconcertante impatto ambientale nell'immediato come nel lungo e lunghissimo periodo, riapre il problema in sospeso della gestione e dello smaltimento delle scorie di produzione. Sotto gli occhi di tutti anche gli incredibili costi economici e ambientali dello smantellamento degli impianti, tanto di quelli già esistenti quanto di quelli ipotizzati, la cui precisa quantificazione finanziaria risulta difficilissima.

Già nel 1980 il Partito Radicale promosse un referendum sulla localizzazione delle centrali nucleari in Italia, bocciato da un'indegna sentenza della Corte Costituzionale del gennaio 1981. All’inizio degli anni '80 il partito promosse e animò molte battaglie locali come in Puglia, contro l'assurda localizzazione di una centrale ad Avetrana, in Lazio ed in Piemonte, lotte che furono alla base della presentazione delle liste Verdi e Verdi Civiche alle elezioni regionali del 1985.

Il 1986 vide la riproposizione di tre referendum contro il nucleare, affianco ai tre quesiti “Tortora” sulla giustizia giusta e ai due contro la caccia: sulla localizzazione delle centrali, sui contributi degli enti locali alle centrali e sulla partecipazione dell’ENEL alle centrali all'estero. A seguito dell'incidente di Cernobyl , il 26 aprile 1986, il dibattito sul utilizzo della fonte energetica nucleare ebbe, inevitabilmente, un nuovo impulso e, nonostante lo scioglimento anticipato della legislatura, si giunse eccezionalmente al voto sui referendum l'8 e 9 novembre 1987.



SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.