Un anno di Polverini: ecco gli sfasci della Regione Lazio!
Presentato in conferenza stampa presso la sede di Radicali Italiani, un dossier sull'attività del Consiglio Regionale del Lazio, ad un anno dall'insediamento della presidente Renata Polverini. Numeri, ma non solo, che descrivono una gestione blanda e inadempiente delle promesse fatte in campagna elettorale. I consiglieri della lista Bonino Pannella, Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita, con la vicepresidente del Senato Emma Bonino e Marco Pannella hanno puntato il dito contro l'inerzia della giunta Polverini e riacceso i riflettori sulla scottante questione della sanità nel Lazio. Solo per il momento, si è tralasciato il capitolo infinito dei doppi incarichi, delle nomine e della moltiplicazione delle poltrone che sono andate appesantendo l'amministrazione regionale, una piaga a sè, che garantisce la sussistenza e la perpetuazione di un sistema clientelare e partitocratico.
L'Inerzia alla Regione
Da maggio 2010 a Marzo 2011 il Consiglio ragionale del Lazio si è riunito in seduta solo 23 volte, approvando 11 leggi regionali e lasciandone in sospeso 163. «L'attività del consiglio regionale non si può dire sia spasmodica» ha commentato Emma Bonino, sottolineando l'alterità del comportamento radicale e la differenza che la presenza dei radicali fa nelle istituzioni.
consiglio regionale Lazio - un anno dopo (PDF)
La denuncia più forte è venuta però dal Consigliere Rossodivita il quale ha reso noto che il Consiglio ha autosospeso le sue attività per un intero mese. «La decisione -spiega Rossodivita- è stata presa nell'ultima conferenza dei capigruppo, nonostante la nostra opposizione e quella, alla fine, di Sel. Il motivo che è stato addotto è la prevedibile mancanza del numero legale in quelle settimane, perchè essendo tutti i consiglieri regionali capibastone dei loro partiti sul territorio sarebbero stati impegnati nella campagna elettorale».
Dopo aver ricordato che la previsione di spesa della Pisana per il 2011 è pari a oltre 103 milioni, Rossodivita ha evidenziato come il risparmio ottenuto grazie al taglio delle spese di segreteria è stato vanificato da questo stop all'attività. «Se ci fosse l'anagrafe pubblica degli eletti così come noi la proponiamo, e cioè che riporti non solo gli stati patrimoniali, ma anche l'attività amministrativa, forse le cose non sarebbero andate così». Non si tratta di un atto d'accusa al presidente dell'Aula Mario Abbruzzese, che anzi ha cercato di fare di più, ma si tratta di una responsabilità politica dei gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione. Il secco rifiuto a riunirsi durante la prossima settimana arrivato dal Pdl e de La Destra, con il complice silenzio del Pd, ha determinato che le proposte di Abbruzzese cadessero nel vuoto.
La Sanità dei condoni
«La mia valutazione si basa su due fatti - ha dichiarato Emma Bonino facendo un bilancio dell'amministrazione Polverini - Il primo, la promessa della riduzione delle tasse, che non c'è stata. Forse la presidente del Lazio pensava che un canale privilegiato con Tremonti l'avrebbe aiutata. Ma così non è stato. Il secondo aspetto sul quale ragionare è la sanità. Di fronte alla proposta radicale di far partecipare i cittadini agli stati generali sulla sanità, la presidente ha risposto che già aveva in mano la situazione. Si è impegnata a non tagliare posti letto. Altro impegno disatteso».
Ad aggravare una situazione evidentemente critica subentra l'ennesimo condono: secondo Rocco Berardo il 14 aprile in commissione Sanità è stata approvata una sanatoria totale per gli operatori privati che non avevano presentato entro il 31 dicembre la documentazione necessaria all'accreditamento. Si tratterebbe di 10 soggetti, abbastanza importanti da essere in grado di influire sulla legge. L'Aiop, cioè l'associazione dell'ospedalità privata, si era dichiarata contraria. Deve essere stato dunque un altro potere molto forte, che si è "dimenticato" di presentare le carte e ha "chiesto" di cambiare la legge. «Forse si sono sentiti extra-territoriali anche su questo» ha commentato ironicamente Berardo. Inoltre nella stessa sessione della commissione regionale per la sanità è stata approvata anche una norma che distrugge le macro-aree in favore delle aziende private che non rientravano nei requisiti minimi di autorizzazione e di accreditamento richiesti dalla disciplina vigente. Infatti nella valutazione delle proposte di riorganizzazione presentate da un soggetto che controlli contemporaneamente più di una struttura sanitaria accreditata con il servizio sanitario regionale, si potrà tenere conto del fabbisogno dei posti letto a livello regionale e non a livello di area o macroarea.
L'intervento di Pannella «parassiti e sanguisughe»
Le parole più esplosive sono arrivate da Marco Pannella: «Questo dossier manifesta chiaramente la deriva più penale che legale verso la quale si dirige il consiglio regionale del Lazio. L'Italia ha donato al mondo il fascismo e i segnali di ritorno di questo pericolo sono forti. Strage di legalità, strage di popoli. La Regione è piena di parassiti e sanguisughe».
Il video della conferenza stampa
- Login to post comments
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.