Onorevoli Wikileaks

Rita e EmmaDopo l'avvento del World Wide Web, in tanti avevano profetizzato che l’e-democracy avrebbe rivoluzionato le democrazie così come l‘e-commerce aveva rivoluzionato la prassi degli scambi e gli stili di vita dei consumatori. Ma finora nulla di questo è accaduto: i cittadini che vogliano dare un contributo al funzionamento del proprio governo sono ancora esclusi dal processo decisionale.

Noi Radicali pretendiamo trasparenza. Gli strumenti? Eccoli

1. Anagrafe Pubblica degli eletti e dei nominati

Nel 2008 come Radicali avevamo avviato una campagna per la trasparenza e la pubblicazione delle informazioni riguardanti i redditi, gli incarichi, i curricula e i comportamenti istituzionali degli eletti e dei nominati. Grazie alla campagna per l'anagrafe pubblica degli eletti, il Parlamento dovrebbe pubblicare online i dati patrimoniali di deputati e senatori. Sarebbe stato così finalmente possibile farsi un'idea dell'operato di chi ci governa in maniera trasparente e responsabilizzare perciò le loro scelte. Tuttavia, appellandosi alla legge sulla privacy, deputati e senatori si sono potuti rifiutare di redere pubblici questi dati, tant'è che finora hanno dato il consenso alla pubblicazione della loro dichiarazione patrimoniale solo 45 deputati su 630 (7.14%).

Abbiamo quindi avviato una campagna email per la pubblicazione della dichiarazione dei redditi di tutti i parlamentari è stata lanciata in collaborazione con l'associazione Valigia Blu.

Aderisci all'iniziativa di mail bombing per chiedere ai parlamentari la pubblicazione dei loro dati

2. Open data

La conferenza stampaIl principio degli "open data" è l'evoluzione naturale della campagna radicale per l'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, e intende farsi carico di quella rivoluzione digitale dell'e-democracy ancora in alto mare. Compariva nel programma elettorale per la Regione Lazio di Emma Bonino, così come nella proposta di legge "modello" presentata in Consiglio Regionale del Lazio dai consiglieri radicali e a livello nazionale ha animato la battaglia della deputata radicale Rita Bernardini che ha portato il 2 febbraio 2010, alla pubblicazione degli elenchi dei contratti di consulenti e fornitori della Camera, tenuti segreti per sessant’anni.

Tutti i dati sulle collaborazioni e le consulenze della Camera, assieme all’elenco delle ditte con le quali sono in corso contratti di lavoro, forniture e servizi, forniti dal Parlamento in formato cartaceo e sono stati dunque digitalizzati e resi pubblici in formato aperto con la collaborazione tra Radicali Italiani, Agorà digitale e l'associazione Linked Open Data Italia.

Ad un anno da questa svolta epocale, nel corso di una conferenza stampa [video] con Emma Bonino, Rita Bernardini e Mario Staderini, noi Radicali abbiamo denunciato che le modifiche apportate al regolamento di amministrazione e contabilità della Camera (Rac) rendono oggi più difficile il controllo sui conti di Montecitorio. "Viene definitivamente eliminata la previsione, peraltro mai attuata, di affiancare al sistema di contabilita' generale un sistema di contabilita' analitica", spiega Rita Bernardini, "inoltre, lo stesso collegio dei Questori, a seguito dell'abolizione della contabilita' analitica, non avra' alcuno strumento per esercitare la nuova funzione del controllo di gestione, che sulla carta gli viene attribuita".

Leggi la relazione sul nuovo regolamento della Camera di Rita Bernardini

3. Parlamento Wikileaks

Ma noi Radicali italiani non abbiamo intenzione di arrenderci nella battaglia per la trasparenza, per questo motivo abbiamo presentato in conferenza stampa anche gli aggiornamenti al 2011 dei dati relativi alla Camera, integrandoli con i dati inediti del Senato progressivamente pubblicati in stile Wikileaks (Camera dei DeputatiSenato della Repubblica).

“Fino a oggi siamo stati noi radicali a fare i conti in tasca alla politica, con la pubblicazione degli elenchi di consulenti e fornitori del Parlamento grazie al lavoro di Rita Bernardini”, spiega Mario Staderini, segretario dei Radicali italiani. “Tuttavia crediamo che la caccia alla casta la debbano fare i cittadini. Abbiamo usato il metodo Wikileaks come soluzione tecnologica, ma è da sempre metodo radicale: già negli anni Settanta il partito piratava le sedute parlamentari e le trasmetteva a Radio radicale”.

Anche i singoli contratti digitalizzati (integrali in PDF) sono stati progressivamente pubblicati sulla pagina www.radicali.it/parlamento-wikileaks. Linkedopendata.it ha arricchito i dati strutturandoli in formati standard secondo le linee guida Linked Data per renderli parte del Semantic Web. Lo scopo del progetto Linked Data non è tanto costruire un bel sito web in cui l’utente finale possa consultare i dati, quanto piuttosto rendere i dati grezzi disponibili a chiunque voglia utilizzarli per integrarli nelle proprie applicazioni, creare nuove modalità di visualizzazione, incrociarli ad altri dati, praticare il cosiddetto “Civic Hacking”.

Il Video della Conferenza stampa - RadioRadicale



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