Wikileaks: Perduca e Angioli: piuttosto che inondare il mondo di cose note sulla guerra in Iraq, perché non scandalizzare con la scoperta della verità sull'esilio di Saddam come chiede lo sciopero della fame di Pannella?

Malgrado le polemiche ce lo accompagnano ogni volta, il lavoro di raccolta di documenti segreti, seppur con le dovute cautele per la protezione di persone coinvolte in prima persona sul campo, resta di grande rilevanza e importanza dal punto di vista della circolazione delle informazioni, ma maggiore impatto però sarebbe l'uso giudiziario e politico che se ne può fare. A oggi pare di capire che niente di quanto rivelato questa estate abbia aperto dibattiti strutturali o avviato significative revisioni di politiche o aperture di indagini, non sarà mica perché si son andate a toccare solo cose note? Se mai si potesser commissionare un "leak" forse occorrerebbe scavare per far emergere, come chiede Marco Pannella da due settimane col suo sciopero della fame, quei documenti secretati che ancora oggi coprono alcuni passaggi relativi all'accettazione da parte di Saddam Hussein del trasferimento in un paese terzo lasciando il suo paese nelle mani della comunità internazionale. L'esilio era pressoché certo, perché non far fuggire anche qualche notizia su questo argomento fondamentale? Saremmo lieti di aggiungerle a quanto da noi ricostruito col sito
http://bushblaircontrosicurapacefeceroguerrairakimpedendoesilioasaddam.it
Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento e Matteo Angioli, membro del Comitato di Radicali italiani
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