Testo della Lettera Inviata dai Co-Presidenti del Network Internazionale di Parlamentari per il Tibet

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Testo della Lettera Inviata dai Co-Presidenti del Network Internazionale di Parlamentari per il Tibet Matteo Mecacci (Parlamento Italiano ) e Thomas Mann (Parlamento Europeo) al Governo Cinese in occasione della Giornata Internazionale delle Persone Scomparse con richiesta di incontrare il Panchen Lama

 
Presidente Hu Jintao
Repubblica Popolare Cinese
Beinjing
 
Amsterdam, 26 Agosto, 2010-08-17
 
Sua Eccellenza,
 
Mentre Gedhun Choekyi Nyima si trova da quasi 15 anni sotto sparizione forzata senza che si abbiano informazioni riguardanti dove si trovi o quali siano le sue condizioni di salute, il suo Governo, nonostante i ripetuti appelli della Comunità Internazionale, ha rifiutato di rendere nota qualsiasi informazione su di lui o sulla sua famiglia. Dal suo rapimento avvenuto nel 1995, la protesta pubblica di milioni di sostenitori tibetani ha continuato a screditare le azioni compiute dal suo Stato in quanto violazioni illegali di numerose norme internazionali.
 
Oggi, 30 Agosto, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone Scomparse, a nome della rete di parlamentari di oltre 30 Paesi, la Rete Internazionale dei Parlamentari del Tibet (INPaT) chiede al suo Governo di riconsiderare la propria politica dichiarando pubblicamente al mondo dove si trovi Gedhun Choekyi Nyima, l’ Undicesimo Panchen Lama del Tibet, e la sua famiglia.
 
In quanto membro delle Nazioni Unite, il suo Paese ha aderito alla Convenzione per i Diritti del Bambino (CRC). Con il rapimento di Gedhun Choekyi Nyima avvenuto quando era un giovane bambino, le Autorità cinesi hanno agito in diretta violazione della Convenzione. Inoltre, le azioni del suo Governo sono anche in violazione della Convenzione Internazionale per la Protezione di tutte le Persone contro le Sparizioni Forzate. Sebbene comprendiamo che il suo Governo non abbia ancora firmato o ratificato la Convezione sulle Sparizioni Forzate, desideriamo porre l’accento sul fatto che le azioni del suo Governo si configurano malgrado tutto come quello che la Convenzione definisce “un continuato crimine fino a che non si rende noto la sorte o dove si trova la persona scomparsa”.
 
Certamente accogliamo positivamente le recenti dichiarazioni rilasciate da esponenti ufficiali del suo Governo, come riportato nel documento in allegato, ma continuiamo ad essere profondamente preoccupati dal fatto che questi fuorvianti comunicati non forniscano rassicurazioni sulle reali circostanze relative al luogo dove si trova ed alle condizioni di salute dell’ Undicesimo Panchen Lama del Tibet. Il Documento allegato include anche un elenco di azioni prese a livello di Nazioni Unite ed a livello parlamentare per reperire informazioni sul Panchen Lama.
 
A nome dei Parlamentari di molti paesi che rimangono anche profondamente preoccupati per gli eccessivi casi di sparizioni forzate nell’Altopiano Tibetano a partire dalla rivolta del 2008, noi esortiamo il suo Governo a:
 
-               Firmare e ratificare immediatamente la Convenzione Internazionale per la Protezione di tutte le Persone contro le Sparizioni Forzate;
-               Accogliere una missione congiunta di inchiesta formata dal Presidente della Commissione ONU per i Diritti del Bambino, il Presidente – Relatore del Gruppo di Lavoro sulle Sparizioni Forzate od Involontarie ed il Relatore Speciale per la Libertà di Religione o di Credo, di accertare in quali condizioni di salute e dove si trova Gedhun Choekyi Nyima, l’ Undicesimo Pachaen Lama del Tibet;
-               Consentire ad una delegazione di parlamentari internazionali di incontrare Gedhun Choekyi Nyima e la sua famiglia in modo da accertare le loro condizioni di salute.
 
 
Grazie
 
Matteo Mecacci, Co-Presidente, INPaT
Thomas Mann, Co-Presidente, INPaT
 
 
 
Allegato
Parte A. Discorsi di ufficiali cinesi sulla condizione di Gedhun Choekyi Nyima.
Parte B. Azioni ufficiali ed interventi dei membri della Comunità Internazionale in merito alla richiesta di informazioni su Gedhun Choekyi Nyima.
 
 
Parte A:
“Il giovane ragazzo tibetano……..sta studiando e vive in condizioni abbastanza buone”…”Lui e la sua famiglia non vogliono essere disturbati e per tanto dobbiamo rispettare le loro volontà e non possiamo organizzare una visita.”
-           Hao Peng, Vice Presidente del Partito Comunista e Vice-Presidente Esecutivo della Regione Autonoma del Tibet, Luglio 2010, rispondendo a Lhasa ad una domanda di giornalisti stranieri sul caso.
 
 In merito a Choekyi Nyima, lui e’ un normale ragazzo tibetano che insieme alla sua famiglia ha chiesto ripetutamente di non essere disturbato e noi dovremmo rispettare la loro scelta al riguardo.
-           Discorso della Delegazione cinese in occasione della 14˚ sessione del Consiglio dei Diritti Umani, 3 Giugno 2010.
 
 
“Per quanto siamo a conoscenza, lui e la sua famiglia vivono attualmente in condizioni molto buone in Tibet…..Lui e la sua famiglia non desiderano essere disturbati, vogliono vivere una vita normale.”
- Governatore della Regione Autonoma del Tibet, Padma Choling, secondo quanto riferisce l’AP in merito alle attività complementari dell’annuale sessione legislativa cinese nel 2010.
 
 
Parte B:
Il Comitato Contro la Tortura: “Lo Stato parte dovrebbe adottare tutte le misure necessarie al fine di proibire e di prevenire le sparizioni forzate, di fare luce sulla sorte delle persone scomparse, compreso Genden Choekyi Nyima, perseguire e punire i responsabili in quanto questa pratica costituisce, per se, una violazione della Convenzione.” http://daccess-dds- ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G08/457/10/PDF/G084510.PDF?oPENeLEMENT
 
Il Comitato sui Diritti del Bambino: “Il Comitato prende atto dell’ informazione fornita su Genden Choekyi Nyima, ma rimane preoccupato che non sia stato ancora possibile averne conferma da parte di un esperto indipendente…Si consenta ad un esperto indipendente di far visita e di confermare le condizioni di salute di Genden Choekyi Nyima sebbene rispettando il diritto alla privacy del ragazzo e di quello dei suoi genitori.” http://daccess-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G05/451/39/PDF/G0545139.PDF?oPENeLEMENT
 
 
Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite per la Libertà di Religione o di Credo, il 9 Giugno 2005, ha sottolineato il ricorrere del decimo anniversario della sparizione di Genden Choekyi Nyima in una lettera indirizzata al Governo cinese in cui esprime preoccupazione “per la grave interferenza con la libertà di culto dei Buddisti Tibetani i quali hanno il diritto di determinare il loro clero in accordo con i propri riti e che sono stati privati del loro Leader religioso.”  Il Relatore Speciale ha ricordato al Governo cinese che il Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino continua ad essere preoccupato che “non sia stato ancora possibile avere conferma di questa informazione (fornita dalla Cina al Comitato sullo stato di Genden Choekyi Nyima) da parte di un esperto indipendente.”
 
 
Il Gruppo di Lavoro sulle Sparizioni Forzate od Involontarie ha affermato che “apprezzerebbe ricevere dal Governo cinese documenti di supporto alle sue dichiarazioni secondo cui Genden Choekyi Nyima ed i suoi genitori hanno chiesto protezione al Governo e che al momento essi stanno conducendo delle vite normali e godono di perfetta salute.” Tuttavia, dal 1997, il Governo Cinese non ha fornito la documentazione scritta richiesta. In virtù di tale mancanza di cooperazione con le Procedure Speciali, il Gruppo di Lavoro, nel comunicato stampa del 2 Maggio 2006, ha affermato che “ha esaminato le comunicazioni ricevute sul caso del Panchen Lama del Tibet, Cina ….ed ha notato che questa sessione coincide con il diciassettesimo compleanno del Panchen lama scomparso quando aveva soltanto 6 anni.”
 
 
Facciamo anche presente che il caso di Genden Choekyi Nyima e’ stato portato all’attenzione del suo Governo da parte dell’ex Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Louise Arbour, in occasione della sua visita ufficiale in Cina nel 2005. Durante la sua ultima visita ufficiale nel paese , l’allora Alto Commissario per i Diritti Umani, Mary Robinson, ha richiesto di poter incontrare i genitori del Panchen Lama. Tuttavia, i suoi ufficiali hanno riferito che il ragazzo era in buona salute e che i suoi genitori volevano tutelare la privacy del figlio. “Esorto che magari i suoi genitori possano farsi avanti e che ci sia almeno un qualche modo per verificare la situazione che continua ad essere di seria preoccupazione” secondo quanto rilasciato da Mary Robinson ad un giornalista dell’AP. L’Alto Commissario ha anche aggiunto che l’ufficio delle Nazioni Unite ha ricevuto migliaia di comunicazioni in cui si chiedeva un’indagine su dove si trova il ragazzo.
 
 
Al di fuori dei meccanismi delle Nazioni Unite, i Governi internazionali hanno anche continuato ad esprimere la loro preoccupazione in merito alla scomparsa di Genden Choekyi Nyima. A seguito del Summit e del Dialogo sui Diritti Umani del 2007 tra Unione Europea e Cina, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che invita la “Cina a consentire ad un corpo indipendente di indagine di vedere Genden Choekyi Nyima, il Panchen Lama del Tibet, ed i suoi genitori, come richiesto dal Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti del Bambino.”
 
In vista del diciottesimo compleanno di Genden Choekyi Nyima, il Congresso USA ha tenuto un briefing sul Tibet affermando che “La sorte di Genden Choekyi Nyima, sebbene sconosciuta, e’ spiritualmente e politicamente significativa per i Tibetani e per il loro futuro. Nel commemorare il suo compleanno noi siamo anche consapevoli della continua lotta che i Tibetani  si trovano ad affrontare.”

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