Ci uniamo all'appello di Sajjad e di Sahideh figli di Sakineh perché il loro timore di essere arrestati assieme al loro avvocato, Javid Hutan Kian, è prossimo alla certezza. Oltre al clamore internazionale infatti occorre tener presente che Sakineh proviene dall'Azerbaijan iraniano, una zona dove i persiani sono minoranza ma dove, in virtù della necessità di mantenere il giro di vite della Repubblica islamica, gli azeri subiscono ulteriori discriminazioni e violenze. Nel giugno scorso il Senato della Repubblica audì numerosi rappresentanti delle varie nazionalità iraniane e ne emerse un quadro ancora più drammatico di quello che normalmente emerge quando si parla di Iran. Auspichiamo che il Presidente Berlusconi e il Ministro Frattini ripetano la positiva esperienza del post-elezioni quando offrirono protezione con visti istantanei a oltre 70 studenti iraniani.