Pensioni, De Lucia: gravi le dichiarazioni di Mastrapasqua sui parasubordinati. Da sabato parte la campagna sui contributi “silenti”

Necessario calendarizzare la proposta di legge radicale presentata già nel 2008. Il governo da due anni e mezzo rifiuta di rispondere all’interrogazione dei parlamentari radicali che chiede di rendere pubblici i dati.
Le parole pronunciate dal Presidente dell’Inps - nonché Commissario straordinario dello stesso ente previdenziale, alla terza proroga - Antonio Mastrapasqua, secondo il quale “se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”, sono di inaudita gravità. L’Ente previdenziale ha il dovere di fornire a tutti i cittadini e al Parlamento quei dati. Il governo ha il dovere di acquisirli, d’urgenza, a meno di voler abbandonare a loro destino di povertà milioni di cittadini italiani.
Il problema dei contributi silenti, ovvero di quei contributi previdenziali che il cittadino versa, magari per anni, senza che gli stessi diano luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico, costituisce una vera e propria emergenza sociale. Milioni di lavoratori – precari, parasubordinati, appartenenti a professioni non ordinistiche – avranno, se l’avranno, una pensione da fame, mentre i loro contributi verranno utilizzati per pagare le pensioni ad altri.
Già nel 2008 i deputati radicali hanno presentato, con la prima firma dell’on. Maurizio Turco (Atto Camera n. 1611), una proposta di legge per introdurre il principio per cui sia riconosciuto, ai lavoratori – dipendenti o autonomi – o ai loro superstiti, il diritto, su domanda, alla restituzione dei contributi previdenziali versati che non abbiano dato luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico.
Dal 2008 il Governo si rifiuta di rispondere all’interrogazione a risposta scritta (n. 4/00083) presentata dai deputati radicali, sempre a prima firma Maurizio Turco, che chiede di acquisire e rendere disponibili tutti i dati. Gli stessi che Mastrapasqua oggi ritiene inopportuno diffondere.
Da sabato prossimo Radicali italiani inizierà una campagna di raccolta firme affinché la proposta di legge radicale sui contributi “silenti” venga calendarizzata e discussa entro la fine del 2010.
Dichiarazione di Michele De Lucia, tesoriere di Radicali italiani
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