Pannella: “di nuovo “stella gialla”. (Solo tentato) Assassinio di Belpietro evento scontato e prevedibile, misura e preannuncio della “nuova” Shoah, risultato di sessant’anni di regime antidemocratico”

Pannella e la stella gialla

Dichiarazione di Marco Pannella, rilasciata a Radio Radicale (si prega di citare la fonte)

  Nell’attuale contesto, il tentativo di assassinio di Maurizio Belpietro è misura già di per sé letteralmente tragica, della condizione in cui il sessantennio antidemocratico e partitocratico, stanno ormai seppellendo la Repubblica, la stessa società civile italiana. Questo evento equivale a quanto in diritto viene qualificato come reato di pericolo. Quello, per intenderci, per cui il reato di strage è imputato all’autore del mero “tentativo di”.

  Non sono nemmeno sicuro che la regia sia circoscrivibile al solo bersaglio italiano. La “stella gialla” che abbiamo evocato pubblicamente come drammatico, quasi estremo, monito per il mondo, e non solo per l’Italia, continua a trovare conferma del riproporsi – come nel 1938/39 - della accecante evidenza dei fatti e dei misfatti che andavano e ora vanno non più solo maturando, ma esplodendo. Preannunci abbondano di “nuova” Shoah.

  Uno qualunque, come sono, prevedeva e vedeva – con i suoi compagni del Nonviolent Radical Party transnational and transparty – quel che si va ormai perfino manifestando. Se i servizi di sicurezza e la loro direzione politica non hanno nulla da dire autorizza purtroppo il timore, il solo sospetto che potrebbero essere anche qui tornati gli anni Trenta e Quaranta o quelli Settanta e Ottanta, con i loro inquinamenti, “deviazioni”, manipolazioni e tradimenti.
  A Maurizio Belpietro indiscussa, necessaria, affettuosa, operante solidarietà. Egli è stato scelto perché il suo volto pulito e gravemente sereno, conosciuto da decine di milioni di telespettatori era, il più adatto a scatenare emozione, la violenta reazione degli onesti italiani, esasperati dalla repellente identità (non più solo “immagine” ) della “politica” esibita e violenta come negli anni fascisti o comunisti.

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