"Gli interventi di Berlusconi al Vertice OSCE, il secondo avvenuto fuori programma e che siamo certi sarà definito "fondamentale per la conclusione positiva del Vertice" -confermano purtroppo le ormai note preoccupazioni per la direzione che il Presidente del Consiglio ha dato della nostra politica estera.
Infatti, invece di concentrarsi sui temi che sono ancora oggetto di confronto tra le delegazioni per la stesura del documento finale - dai conflitti in Georgia e in Nagorno Karabak, alle questioni delle violazioni dei diritti umani in gran parte dei paesi OSCE - il senso politico degli interventi di Berlusconi è stato quello di tessere le lodi del Governo Kazako e del suo Presidente (ininterrottamente al potere dalla fine dell'Unione Sovietica) e addirittura citando questo paese come modello da esportare in altre aree dove ci sono conflitti. Insomma, la teorizzazione e l'appoggio ai regimi autoritari come garanzia per la pace.
Non si tratta di una novità, ma è evidente che queste idee vanno combattute alla radice e che occorre che nella politica estera italiana si giri pagina al più presto.
Dichiarazione di Matteo Mecacci, Deputato Radicale e Relatore dell'Assemblea Parlamentare delll'OSCE su Democrazia e Diritti Umani
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