· Comunicato di Matteo Mecacci, deputato radicale eletto nel PD e vice-presidente del senato del Partito Radicale Transnazionale e Transpartito, e Luca Perego, membro del comitato nazionale di Radicali Italiani
Il deputato radicale eletto nel PD Matteo Mecacci è il primo firmatario di un'interrogazione parlamentare presentata insieme ai deputati radicali Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Maurizio Turco e Zamparutti con l'obiettivo di denunciare il grave caso che ha coinvolto il Sig. Mostafa, rifugiato politico iraniano.
Mostafa vive in Italia da quasi trenta anni, è sposato civilmente con un'italiana e ha una figlia. Nel permesso di soggiorno precedente al 2007 il Ministero dell'Interno negava il riconoscimento del suo stato di famiglia dichiarando Mostafa celibe, nonostante fosse in possesso del certificato di matrimonio. Nel 2008 decide di chiedere una carta di soggiorno a tempo indeterminato per motivi di famiglia, ma dopo mesi di attesa la questura di Varese gli consegna una carta di soggiorno per 5 anni come rifugiato politico, negandogli quindi il cambiamento di status. Sempre nel 2008 richiede, dopo 28 anni di ininterrotta residenza in Italia, la cittadinanza italiana per motivi di famiglia, che gli viene negata comunicandogli che può richiedere unicamente il rinnovo dello status di rifugiato politico, in netto contrasto con i principi contenuti nella Convenzione di Ginevra e nella Convenzione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Mostafa decide, quindi, di recarsi in prefettura a Varese per chiedere spiegazioni e la motivazione che gli viene data è la mancanza del certificato penale del paese di origine (l'ultimo certificato penale in suo possesso risale al 1983, che viene considerato dalle autorità italiane non più valido).
"Siamo al paradosso" hanno dichiarato Matteo Mecacci e Luca Perego "da una parte lo Stato italiano concede a Mostafa lo status di rifugiato politico, dall'altra gli nega la cittadinanza italiana, pur essendo in possesso di tutti i requisiti, a causa della mancanza di un certificato che dovrebbe essere rilasciato dal paese da cui è fuggito quasi trenta anni fa, esponendolo ad una serie di gravi rischi, soprattutto laddove viaggiasse o facesse scalo in stati alleati dell'Iran. Ci auguriamo che lo Stato italiano intervenga immediatamente per porre fine a questa discriminazione che impedisce la piena integrazione dei cittadini stranieri nel nostro paese".
LINK ALL'INTERVISTA RILASCIATA DA MOSTAFA A RADIO RADICALE
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