Mauritania, Pannella: gravi montature giudiziarie e politiche, temiamo per la sorte del nostro compagno Biram e chiediamo di vederlo subito

Pannella in un incontro con Hans-Georg Gerstenlaue
Questo pomeriggio alle 16.30, conferenza stampa della delegazione radicale a Nouakchott
Marco Pannella lancia l’allarme da Nouakchott, capitale della Mauritania, dove si trova da ieri sera con i parlamentari radicali Matteo Mecacci e Marco Perduca, per seguire da vicino il processo a Biram Dah Abeid, il leader antischiavista e dirigente del Partito Radicale Nonviolento ferito e incarcerato il 13 dicembre scorso insieme ad altri manifestanti.
“Le forze al potere stanno organizzandosi contro il nostro compagno Biram – denuncia Pannella – Hanno innanzitutto inventato una procedura giudiziaria artificiosa, che consente di trattenere in carcere gli arrestati fino a un mese prima del processo, sulla base di un’incredibile accusa di aggressione alle forze di polizia che è una montatura evidentemente assurda.
“Nel frattempo – prosegue il leader radicale - la potente signora locale accusata di mantenere in condizione di schiavitù due bambine, ha fatto in modo di procurarsi abilmente, non è difficile immaginare come, testimoni favorevoli fra i parenti delle bimbe e i vicini, per dimostrare che le accuse di schiavismo nei suoi confronti sono infondate.
“In questo contesto – conclude Pannella - temiamo per la sorte di Biram e degli altri arrestati. Testimoni oculari ci hanno riferito che, vari giorni dopo l’arresto, Biram sanguinava ancora dalla testa. Chiediamo di poterlo visitare in carcere subito, per verificare almeno le sue condizioni di salute”.
Oggi pomeriggio, alle 16.30 locali, Pannella, Mecacci e Perduca terranno una conferenza stampa presso la Maison d'Hotes Jeloua di Nouakchott.

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