L'ambasciatore britannico Chaplin incontro il governatore Vito De Filippo - Il commento di Bolognetti

Stabilimenti in Val d'Agri

 

A giudicare dal tenore dell’incontro che l’ambasciatore britannico Chaplin ha avuto con il governatore Vito De Filippo, sembra quasi che si sia trattato di una visita ad una delle ex colonie britanniche. I lucani, si sa, sono molto ospitali, tanto ospitali che da noi per le sette sorelle è un’autentica pacchia. Chaplin ci è sembrato più interessato agli investimenti della Shell in Val d’Agri che non alle bellezze lucane. Se qualcuno ci avesse avvisato dello sbarco del signor Chaplin, ci saremmo organizzati per raccontargli che “l’importante investimento”, come lo definisce l’ambasciatore, è per gli abitanti della val d’Agri un’autentica iattura per gli effetti perniciosi che ha prodotto e che produce in termini di impatto ambientale e sulla salute umana. Avremmo potuto chiede al signor Chaplin se anche in Gran Bretagna esiste un qualche centro oli a ridosso di centri abitati e se estrarre petrolio in un’area ricca di acqua e in prossimità di dighe sia stata una scelta saggia. Turismo e idrocarburi, i temi su cui hanno amabilmente conversato De Filippo e Chaplin. Trivelle e zafarana crusca, centro oli e fagioli di Sarconi, petrolio e pecorino. Questa Basilicata è proprio un eden per chi vuole trivellare in tranquillità anche a ridosso di sorgenti, in prossimità di parchi nazionali o all’interno degli stessi, in zone soggette a dissesto idrogeologico…. tanto i controlli sono tagliati su misura delle compagnie, gli studi epidemiologici non li facciamo per non far preoccupare l’ospitale terrone e riusciamo anche a sorridere tra un calcio in c…. e l’altro. Cosa vuoi di più dalla vita, si saranno dette l’Eni, la Total, la Shell e la Geogastock.

Di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionali Radicali Italiani e Segretario Radicali Lucani

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