L’Aquila. E. Zamparutti (Radicali) presenta interrogazione su nomina vicecommissario Antonio Cicchetti

Antonio Cicchetti
Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente, sulla nomina del dott. Antonio Cicchetti a Vicecommissario per la Ricostruzione ha presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente Berlusconi e ha dichiarato:
“L’Abruzzo chiede una legge organica per la ricostruzione come avvenuto per Friuli, dell'Umbria e della Marche. E’ sconcertante vedere invece che permane la logica dell’emergenza anche per la fase della ricostruzione con il continuo ricorso a Commissari. Particolarmente grave è poi leggere il profilo di Antonio Cicchetti che per la Corte dei Conti non è un buon amministratore, né risulta privo di interessi sul territorio. Deve finire questo modo di gestione fiduciaria, centralista e verticista di una tragedia quale quella abruzzese.  Perché mi pare evidente che più che il terremoto, sia l’assenza di democrazia e trasparenza a causare i danni peggiori.”
 
Al Presidente del Consiglio
Premesso che:
con l'ordinanza n. 3898 firmata venerdì 17 settembre dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi è stato nominato un nuovo Vicecommissario per la Ricostruzione nella persona del dott. Antonio Cicchetti;
da più parti è stata evidenziata la necessità di una governance della ricostruzione in grado di fuoriuscire dalla logica emergenziale, tanto che diverse istituzioni locali, l'assemblea cittadina dell'Aquila, i comitati di terremotati, anche attraverso manifestazioni pubbliche cui hanno aderito migliaia di cittadini residenti nel cratere, centri studi di prestigio come l'Istituto nazionale di urbanistica, hanno chiesto una legge organica, sul modello di quanto accaduto nei precedenti terremoti del Friuli, dell'Umbria e della Marche, superando la logica delle ordinanze di Protezione civile, adatta alla gestione dell'emergenza immediatamente successiva al sisma ma non a un processo complesso e di lunga durata come la ricostruzione e il rientro nella normalità post-terremoto;
il Vicecommissario alla ricostruzione nonché sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, dopo diversi ammonimenti pubblici, è arrivato a rimettere il suo mandato di Vicecommissario a seguito dell'ordinanza oggetto di questa interrogazione, motivando le sue dimissioni con la valutazione che la nomina di un ulteriore Vicecommissario contribuisce al «preoccupante accentuarsi dello stato di confusione, peraltro ripetutamente da me segnalato, e difficoltà nella governance di gestione dell'emergenza e del processo di ricostruzione»
oltre alla questione di metodo relativa alla governance della ricostruzione, la nomina del nuovo Vicecommissario pone un problema di merito, dovuta al profilo del dott. Antonio Cicchetti, dato che:
a) la Corte dei Conti con sentenza n.77 del 2008 ha condannato il dott Cicchetti per “culpa in vigilando” in qualità di Presidente della Perdonanza Celestiniana tra il 2002 e il 2004, gestione che si concluse con l’arresto del direttore artistico Gentile e con un patteggiamento per lo stesso Cicchetti. La sua gestione della Perdonanza – che prevedeva anche premi in denaro, di cui in realtà è stato corrisposto solo quello al Papa Giovanni Paolo II – ha provocato un indebitamento per il Comune dell'Aquila di due milioni di euro. Nella sentenza della Corte dei Conti si parla tra l'altro di “una dimensione davvero inusuale di violazione di norme cogenti e principi ineludibili” e un’ “impressionante elenco di inescusabili, e non smentite mancanze”, aggiungendo, rispetto alle responsabilità di Cicchetti, che “E’ infatti del tutto ragionevole ritenere che una media attenzione allo svolgimento del proprio incarico avrebbe dovuto determinare dubbi e stimoli all’approfondimento degli aspetti più problematici della gestione…E’ così impossibile ammettere che per anni parte dei verbali e delle delibere del Consiglio rimanesse priva della firma del Presidente senza che questi nelle numerose riunioni che si sono succedute ne abbia avuto contezza. Anche con riguardo ai meri adempimenti formali un minimo di diligenza avrebbe reso possibile (…) il minimo di controllo necessario ad ostacolare molte delle irregolarità gestorie”;
b) risulta avere interessi legati allo sfruttamento del territorio poco compatibili con la necessaria imparzialità di un'istituzione come quella del Commissario straordinario per la ricostruzione. Il dr. Antonio Cicchetti, infatti, ha costruito a Santi di Preturo – grazie a un accordo di programma con Comune, Provincia, Regione e Arcidiocesi, realizzato tra il 2003 e il 2007 e che gli ha consentito di ottenere una variante al Piano Regolatore Generale – un complesso turistico di gran lusso, con campo da golf e beauty farm, per l’accesso al quale ha di recente inaugurato una variante stradale, finanziata con denaro pubblico;
c) risulta essere collegato a una rete di interessi di varia natura, anche questi poco compatibili con un profilo di indipendenza e imparzialità. Come scrive il Corriere della Sera in un articolo pubblica sull'edizione nazionale del 13 settembre 2010: “la fitta rete di relazioni, società, clientele attribuita a Cicchetti è semplicemente impressionante. Nel libro soci della Rio Forcella spa, che si occupa di campi da golf in Abruzzo, compaiono personaggi, per lo più amici e parenti, che formano un sistema a grappolo con interessi, tra l’altro, nelle forniture sanitarie, nelle costruzioni, nelle attrezzature informatiche. Un clan familistico, che vede impegnati la moglie Maria Adelaide Venti, i figli Paolo e Americo Cicchetti, il nipote Mauro Cuomo (nominato tra l’altro dallo stesso Antonio Cicchetti direttore amministrativo di cinque strutture collegate all’Agostino Gemelli), il cognato Antonio Cuomo (padre di Mauro e titolare dell’agenzia di viaggio Triremis, fornitore della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università cattolica, sede di Roma). Famiglia, dunque, ma anche vecchie e nuove amicizie. A cominciare dal rapporto consolidato con l’architetto Giuseppe Manara, socio di Rio Forcella, ma soprattutto riferimento costante dei principali lavori di ampliamento del Gemelli a Roma, a quello con Antonio Angelucci (anche lui nato in provincia dell’Aquila), fondatore del gruppo di cliniche private Tosinvest”.
 
Si chiede di sapere:
 
         per quali motivi si è deciso di nominare un nuovo Vicecommissario per la ricostruzione;
         in base a quali competenze e titoli di merito sia stato scelto il dott. Antonio Cicchetti;
         per quali motivi si continua a gestire la fase della ricostruzione post-terremoto in Abruzzo secondo una governance verticistica che esclude completamente dai processi decisionali la cittadinanza e le istituzioni locali;
         se e con quale figura si intende sostituire il Vicecommissario dimissionario Massimo Cialente;
         se e quale risposta sia stata data alle critiche mosse da Massimo Cialente  sulla confusione del sistema di governance della ricostruzione.
 

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