Giustizia, Beltrandi: il corporativismo di magistrati ed avvocati impedisce ogni giustizia

Giustizia, martello e bilancia
Dichiarazione di Marco Beltrandi, Deputato radicale
 
In merito alle dichiarazioni di Maurizio de Tilla Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, e di Guido Alpa Presidente del Consiglio Nazionale Forense, riportate dal Corriere della Sera di oggi, per i quali occorrerebbe anche riprendere la riforma dell’Ordine Forense  al fine di dare giustizia agli italiani, è bene ricordare che la prima causa della denegata giustizia è il corporativismo estremo, vecchio e nuovo, portato avanti dalle associazioni di rappresentanza di magistrati ed avvocati e troppo spesso fatto legge dal legislatore.
 
La Riforma dell’Ordine Forense, arenata da mesi al Senato, è l’esempio più negativo e macroscopico di corporativismo degli ultimi decenni in Italia, e oltre a sacrificare i diritti dei giovani avvocati, a vantaggio dei professionisti già affermati, annulla ogni forma di libera concorrenza nella professione forense. Vale a dire l’esatto contrario di cui ha bisogno la giustizia, come denunciato con forza anche dall’Autorità per la Concorrenza e il Mercato, e da Confindustria, e nulla a che vedere con le riforme liberali della giustizia di cui il nostro sistema ha urgenza.

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