Fenice, la polemica si infiamma. Zamparutti interroga Il Ministro del Lavoro e dell'Ambiente.

Elisabetta Zamparutti

L'Assessore Macchia si difende. Bolognetti: L'inquinamento non è iniziato nel marzo del 2009, ma nel dicembre 2007. (da Nuova del Sud, 21 gennaio 2007)

Approfondimenti

Interrogazione di Elisabetta Zamparutti

Al Ministro dell’Ambiente

Al Ministro della Salute
 
Premesso che:
 
in merito a quanto segnalato da ultimo nell’interrogazione 4-10141 sul fatto che l’inceneritore Fenice ha operato ed opera nonostante fossero emersi livelli preoccupanti di mercurio si fa presente che con determina dirigenziale n° 3065 del 14 ottobre 2010, la Provincia di Potenza ha rinnovato all’inceneritore Fenice, l’autorizzazione all’esercizio;
a pagina 21 della sopracitata determina si legge che la durata del rinnovo all’esercizio “è fissata in 10 anni, a decorrere dal 19 ottobre 2010 e comunque fino al rilascio dell’AIA da parte della Regione Basilicata”;
 
a pagina 20 si parla di una nota Arpab datata 7 ottobre 2010, con la quale l’agenzia per la protezione ambientale esprime parere favorevole “al rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dell’inceneritore” nonostante l’Arpab a tutto settembre 2010 avesse segnalato nell’area dell’inceneritore un inquinamento da nickel nei pozzi 5-6-7-8-9 anche 18 volte superiore ai limiti previsti dalla legge e una presenza di trielina fuori norma nel pozzo 1;
inquietante  è poi quanto si legge a pagina 6, dove si riferisce che il 23 settembre 2010, Fenice Spa, “a causa della fermata della sezione inertizzazione, allocata presso l’impianto, per interventi manutentivi di tipo strutturale e a causa delle difficoltà sopraggiunte per la reperibilità di ricambistica sul mercato nazionale”, ha chiesto una proroga per il conferimento delle ceneri volanti aventi codice Cer 190113 presso centri autorizzati a svolgere il processo di inertizzazione;
nel caso in cui la Regione non emanasse l’Aia, si pone a giudizio degli interroganti il dubbio interpretativo sulla possibile validità dell’autorizzazione per 10 anni, che si trasformerebbe così di fatto da autorizzazione provvisoria ad autorizzazione permanente;
 
si chiede di sapere
se la decisione della Provincia di Potenza e del Dipartimento ambiente della Regione di concedere un’autorizzazione provvisoria all’esercizio dell’impianto non rischi di compromettere ulteriormente ambiente e salute;
 
se vi siano precedenti sul piano nazionale analoghi a quanto deciso dalla Provincia di Potenza in merito al rilascio di un’autorizzazione provvisoria all’esercizio in assenza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e se vi sia un fondamento normativo all’autorizzazione provvisoria.
 

 

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