Dichiarazione dei parlamentari radicali dopo l'ennesima votazione andata a vuoto per l'elezione dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura.
Entro la fine di luglio occorre che il Parlamento proceda alla elezione degli otto membri mancanti del Consiglio Superiore della Magistratura. Un voto in cui, abitualmente, si va avanti a vuoto in attesa delle decisioni spartitorie ed extraparlamentari delle segreterie di partito. Ennesima occasione per svuotare il Parlamento e le istituzioni delle proprie funzioni.
Trasparenza e conoscenza anche in questa occasione potrebbero essere la soluzione. Il modello anglosassone - dalle audizioni pubbliche in cui i candidati sono noti, espongono i loro orientamenti e si assoggettano ad un contraddittorio pubblico – merita di essere adattato al nostro Paese.
Ecco le motivazioni che soggiacciono alla stesura del seguente disegno di legge di riforma costituzionale che introduce un regolamento per le sedute del Parlamento in seduta comune.
PROPOSTA DI LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE
"Articolo 1
All'articolo 55 della Costituzione, dopo il comma 2, sono aggiunti, in fine, i seguenti:
Ogni volta che il Parlamento in seduta comune debba procedere ad elezione di membri di collegi, le candidature sono depositate da ciascun parlamentare presso la Segreteria generale della Camera dei deputati entro tre giorni dalla data in cui il Parlamento è stato convocato per la prima volta. Ogni parlamentare può depositare non più di una candidatura.
Il giorno prima della data di convocazione del Parlamento in seduta comune, i candidati che ne abbiano fatto richiesta sono ascoltati, in audizione pubblica, dalle Giunte delle elezioni di Camera e Senato, in seduta congiunta, in particolare in ordine al possesso dei titoli richiesti dalla legge o dalla Costituzione per la carica cui sono candidati.
Prima della votazione per l'elezione, sono ammesse le
dichiarazioni di voto".
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