Cappato: le primarie che vuole Di Pietro sono ciliegina sulla torta partitocratica. Intanto Bersani lavora per la controriforma elettorale

Primarie
La proposta del Leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro di fare le primarie come “punto d'arrivo” di un percorso che prima veda la definizione della coalizione e del programma non è altro che una variante del solito tema: tutto il potere ai partiti parastatali, al loro finanziamento pubblico, alla loro assenza di democrazia interna, alle loro coalizioni e giochetti di Palazzo. Poi dopo arrivano le primarie, la ciliegina sulla torta partitocratica per far finta di far decidere agli elettori.
 
Il problema -che non solo Di Pietro o Vendola, ma soprattutto il Partito democratico di Bersani- si rifiutano di affrontare è uno solo: le primarie hanno senso all'interno di un sistema elettorale basato sul collegio uninominale maggioritario, che sia a un turno come vogliamo noi Radicali o a due turni come era inserito nel programma elettorale del PD. Invece di battersi per realizzare il programma del PD, Bersani lavora per la controriforma elettorale in senso ancora più proporzionalistico. A quel punto, non resterà al PD che abolire le primarie o renderle ancora più irrilevanti.
 
Dichiarazione di Marco Cappato, iscritto a Radicali italiani e Segretario dell'Associazione Luca Coscioni

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