Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Consigliere Associazione Coscioni
Vincenzo Sigillito, direttore dell’Arpab, proprio non riesce ad assimilare il concetto di trasparenza. Dopo che la Procura di Melfi ha deciso di togliere un incomprensibile segreto istruttorio sui dati del monitoraggio ambientale delle matrici acqua e terra in possesso dell’Arpab, l’ineffabile Direttore ha dichiarato che è disponibile a diffondere gli stessi a chiunque ne faccia richiesta, “a patto, naturalmente, che si tratti di persone titolate e mosse da validi motivi”.
Sigillito non ha capito che i dati non vanno forniti solo alle persone titolate con il sangue blu, ma vanno resi pubblici, disponibili e scaricabili sul sito dell’Agenzia. Inoltre, i dati devono essere resi di facile interpretazione.
Direttore, i dati non li deve dare solo ai Radicali e al sottoscritto, che li ha ripetutamente chiesti sentendosi rispondere che non potevano essere divulgati perché gli stessi erano vincolati dal segreto istruttorio; i dati, egregio direttore, vanno forniti a tutti i cittadini lucani.
Dal 2002, e quindi ben prima dell’indagine aperta dalla Procura di Melfi, sul sito dell’Arpab non è mai stato pubblicato un solo dato sulle matrici acqua e terra dell’area del vulture-melfese.
Il dr. Bove, coordinatore provinciale dell’Arpab di Potenza, ha dichiarato poche settimane fa, attraverso i microfoni del Tgr Basilicata, che L’Arpab sapeva dal 2008 dell’inquinamento della falda acquifera del fiume Ofanto.
Noi non possiamo che confermare le dichiarazioni di Bove. L’Arpab sapeva. Qualcuno dovrebbe prendere il coraggio a due mani e chiedere al dr. Bove ragione di quelle dichiarazioni. Quel qualcuno forse è proprio il sostituto procuratore di Melfi Renato Arminio.
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