Ue, Radicali: Per Italia ancora record infrazioni e multe, colpite tasche italiani

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Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani

 

Nella relazione annuale sul controllo dell’applicazione del diritto dell’Unione europea pubblicata oggi dalla Commissione europea, l’Italia conquista ancora una volta il record negativo tra gli stati membri. Il nostro paese figura infatti primo in classifica - alla data del 31 dicembre 2015 - con 89 procedure di infrazione pendenti davanti a Germania (88) e Spagna (83). Se quindi nel 2014 condividevamo questo triste primato con la Grecia, nel 2015 risultiamo soli al comando! Insomma, nonostante il lieve calo delle procedure registrato nel 2016, che va accolto come segnale positivo, c'è ben poco da cantare vittoria. Soprattutto perché a questo record bisogna aggiungerne un altro assai più indigesto, visto che colpisce le tasche di tutti gli italiani: parliamo delle multe conseguenti alle condanne della Corte di Giustizia dell’Unione europea. Dai dati forniti sempre dalla Commissione europea – in risposta ad alcune  interrogazioni parlamentari -  si evince come l’Italia, al 30 aprile 2016, abbia pagato sanzioni per 245.673.000 euro, a seguire la Francia con circa 88 milioni di euro e la Grecia con circa 73 milioni di euro. Una cifra destinata a crescere visto che ancora non abbiamo ottemperato a quanto disposto da ben tre sentenze della Corte. Questi dati sintetizzano la gravità della situazione, per questo – come stabilito nella mozione approvata ieri dal Comitato nazionale di Radicali Italiani – chiediamo un incontro al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli affari europei, Sandro Gozi. La credibilità del nostro Paese nei confronti dell’Europa si misura soprattutto sull’applicazione dello Stato di Diritto.

 

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