Sessione straordinaria al Comitato nazionale di Radicali Italiani. Il Segretario Magi: "Agire a livello sovranazionale, nazionale e locale. Noi al lavoro su nuove politiche più efficaci e adeguate a bisogni di Italia e Europa"
Roma, 16 luglio 2016
"Sono tre i campi d'azione che Radicali italiani ha scelto per affrontare la sfida epocale dell'immigrazione dalla quale le nostre città, l'Italia e l'Europa possono uscire vincenti o disintegrati", così il segretario di Radicali italiani Riccardo Magi intervenendo alla sessione straordinaria sull'immigrazione del Comitato Nazionale, alla quale ha preso parte anche Emma Bonino. "Il primo, a livello sovranazionale, è il Migration compact come sostegno ai paesi di origine dei flussi legando la crescita economica al monitoraggio dei progetti di cooperazione e allo sviluppo democratico e dello stato di diritto; a livello nazionale puntiamo sulla riforma della legge Bossi-Fini con una prospettiva a lungo termine per gestire gli ingressi degli stranieri nel nostro Paese e regolarizzare quelli già presenti e fare in modo che portino il loro contributo, necessario e ormai indispensabile, alla nostra società; a livello locale va invece riformato l’intero sistema d'accoglienza, prendendo a modello l’accoglienza diffusa e finalizzata all'autonomia e all'inclusione sociale".
Secondo Emma Bonino la crisi dei rifugiati e dei migranti in Europa è persino più grave di quella finanziaria "perché attiene ai valori del nostro stare insieme". "L'Ue ha appaltato la soluzione del problema alla Turchia senza voler sapere dove li tengono e in che condizioni", "ma il tentativo di golpe è una dimostrazione di debolezza". E sono diversi, ricorda Bonino, i paesi nel bacino del Mediterraneo che attraversano una crisi economica, con milioni di persone senza alcuna prospettiva di occupazione. "Se non affrontiamo da punto di vista politico anche la questione demografica, rischiamo di farci sorprendere. L'Europa è il continente più ricco al mondo, ma attraversa un drammatico declino demografico e in Italia nel 2030-50 non si sa chi pagherà le pensioni". Intanto, spiega, "la popolazione mondiale cresce al ritmo di 1 milione ogni 4 giorni molto localizzati. Nella costa sud del mediterraneo negli anni 50 c'erano 70 mln di persone, l'anno scorso 430 mln e nel 2050 saranno 600 mln di abitanti senza adeguate prospettive di sviluppo economico". Davanti a questa situazione, con un'Europa politicamente non all'altezza da una parte e dall'altra un'area instabile, bisognerebbe usare la testa, ad esempio, "fare leva sull'emancipazione femminile". Ma perché gli "argomenti razionali prevalgano su quelli elettorali, sulla paura, sulla pancia" è necessario "sconfiggere la grande bugia della classe politica e cambiare il racconto sull'immigrazione". "Senza negare i problemi, bisogna guardare in prospettiva all'immigrazione come fenomeno positivo, nel presente e soprattutto nel futuro. Un compito difficile, quello di cambiare il racconto. che anche noi come Radicali Italiani dobbiamo assumerci".
Al dibattito hanno preso parte anche Valentina Brinis, responsabile immigrazione di A Buon Diritto, Roberto Cicciomessere, già segretario del Partito Radicale esperto di statistica e consulente di politiche del lavoro, Francesco Martone di Un Ponte Per, con cui Radicali Italiani lavorerà al progetto "Human Rights Defenders", di protezione degli attivisti dei diritti umani nel mondo; Salvatore Fachile, avvocato dell'ASGI, con cui Radicali italiani porterà avanti un'iniziativa di sostegno agli avvocati greci che assistono i rifugiati ad Atene, e Mariano Giustino, direttore della rivista "Diritto e Libertà" corrispondente dalla Turchia, che ha fatto il punto sulla situazione dei migranti e su quella interna dopo il fallimento del golpe della notte scorsa.
I lavori Comitato nazionale di Radicali italiani sono in corso fino a domani presso la sede di via di Torre Argentina, 76.
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