Referendum, Magi: Da Amato parole chiare su procedure, lotteremo fino all'ultimo per vaglio costituzionale dello spacchettamento

Referendum, matita

"Giuliano Amato ha illustrato tutti gli aspetti e le implicazioni procedurali se riusciremo a portare la nostra proposta di spacchettamento del referendum costituzionale al vaglio della Cassazione. Ricordiamo che le procedure non sono aspetti formali, formalistici e vuoti. Sono invece questioni di diritto, di stato di diritto e quindi di democrazia", così il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, promotore del Comitato per la libertà di voto sul referendum costituzionale commenta, interpellato da Radio Radicale, le dichiarazioni rilasciate alla stessa emittente dal giudice costituzionale. 

In merito alla richiesta di Radicali Italiani di presentare all’elettore più di un quesito referendario sulla Riforma Renzi-Boschi, Amato aveva spiegato che davanti a un eventuale diniego della Cassazione i promotori potrebbero sollevare la questione davanti alla Corte Costituzionale, aggiungendo che in quel caso i tempi si allungherebbero.

"Nel momento in cui noi riuscissimo a portare, attraverso la raccolta delle firme dei parlamentari, all’Ufficio centrale di Cassazione anche l’opzione del referendum costituzionale per parti separate o referendum parziali - continua Magi - si potrebbe arrivare a un passaggio giurisdizionale inedito per la riforma costituzionale. Il nostro obiettivo è proprio avere un vaglio di costituzionalità sulla procedura che si sta seguendo. La pronuncia della Cassazione e l'eventuale ricorso alla Consulta ci consentirebbe non solo di avere un giudizio di legittimità costituzionale sul referendum per parti separate ma anche su quello con il quesito unico perché la nostra convinzione è che il cosiddetto "quesitone" violi principi fondamentali della carta costituzionale e in particolare la libertà di voto del cittadino.

La Corte potrebbe così entrare nel merito della possibilità di spacchettare la legge di revisione costituzionale per far esprimere i cittadini sui singoli aspetti, come auspicato da numerosi costituzionalisti e anche giudici emeriti della corte, che ravvisano grosse criticità nell'ipotesi del quesito unico. Raccoglieremo le firme fino all'ultimo momento utile. Ribadiamo quindi il nostro appello a tutti i parlamentari a dare la loro "firma tecnica" per arrivare a questo vaglio di costituzionalità prima di dividerci tra lo schieramento del Si e del No. Ciò consentirebbe di entrare davvero nel merito dei vari punti di questa riforma come hanno auspicato tutti, anche quelli che, come il PD e il M5S, in queste ore invece preferiscono ragionare secondo le logiche dello scontro, invece che nell'interesse del paese.

Qui è in gioco molto di più del destino di un premier o di un governo. Dovrebbe essere un momento storico per il nostro paese e la nostra democrazia, chi pensa che uno scontro campale e definitivo sulla figura del premier aiuti a rilegittimare le istituzioni e la politica si illude.

La nostra è un’iniziativa politica che ha come obiettivo riportare la riforma all’interno del perimetro dello stato di diritto costituzionale. Per questo  dovrebbe avere un apporto e una condivisione trasversale", conclude il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi

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