Giustizia: Cianfanelli, legge Stabilità rende quasi impossibile l'indennizzo stabilito da Corte Ue per l'eccessiva durata dei processi

Giustizia martelletto

Dichiarazione di Deborah Cianfanelli, avvocato e membro della direzione nazionale movimento Radicali Italiani:

Lo Stato italiano continua ad agire in modo da meritare l’appellativo guadagnato in tanti anni di pessima amministrazione della giustizia: di delinquente abituale a danno dei cittadini ed in costante spregio della Legge.

Con la Legge di Stabilità 2016 lo Stato si prepara a subire nuove e certe condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: altre condanne in aggiunta alle oltre cinquemila accumulate per aver violato l’articolo 6 della Convenzione, che afferma il diritto di ogni persona a che “la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole di tempo, da un tribunale indipendente ed imparziale, costituito per legge”.

Su sollecitazione della Corte Europea era nata la cosiddetta Legge Pinto, che tratta dei risarcimenti per i danni subiti dai cittadini a causa delle violazioni dell’articolo 6 della Convenzione. Lo Stato italiano non ha mai dato seguito alle procedure per questi risarcimenti, né tanto meno ha introdotto riforme tali da garantire che la violazione della convenzione europea non si reiterasse. Ora, la cosiddetta “Legge di stabilità” apporta mutamenti della Legge Pinto che peggiorano fortemente la situazione rendendo molto difficile se non meramente eccezionale la possibilità di accesso e di conseguente riconoscimento del diritto ad un equo indennizzo.

Il diritto garantito dalla convenzione europea, ad ottenere giustizia in tempi ragionevoli, continua ad essere violato. Nel nostro Paese la giustizia è costantemente denegata, e vengono continuamente escogitati nuovi modi per non risarcire i danni subiti dai cittadini.

Il testo integrale delle "Considerazioni sulla Legge di Stabilità".

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