Senato. Caccia, Devetag e Federico (Radicali): Divieto per i richiami vivi con gli uccelli migratori è passo avanti, ora vietare i richiami vivi da allevamento e riformare intera normativa

Caccia

Dichiarazione di Maria Giovanna Devetag e Valerio Federico, rispettivamente segretaria di “Parte in Causa” e tesoriere di Radicali Italiani:

Ieri, giovedì 23 luglio, il Senato ha finalmente approvato l’articolo 21 della “legge europea”, ponendo così fine alla pratica crudele dei “richiami vivi”, la cattura di piccoli uccelli migratori per farne dei richiami da caccia. Nello specifico, l’articolo in questione recepisce la Direttiva comunitaria 2009/147/Ue che vieta l'utilizzo di metodi non selettivi, come le reti e il vischio, rendendo la cattura dei piccoli uccelli di fatto impraticabile.

Ricordiamo che non più tardi del novembre scorso la Commissione Europea era tornata a bacchettare l’Italia proprio sull’uso dei richiami vivi, pratica che, nonostante il divieto imposto a livello europeo, risulta ancora largamente esercitata in diverse regioni del Nord e del Centro Italia. Ogni anno centinaia di piccoli uccelli migratori vengono catturati per essere rinchiusi in gabbie minuscole e tenuti al buio in cantine fredde ed anguste. All’apertura della stagione venatoria, i piccoli volatili vengono riportati alla luce in modo che il loro canto attiri i propri simili abbattuti facilmente, a quel punto, dalle doppiette dei cacciatori.

Una pratica aberrante alla quale il voto di oggi sembra avere finalmente messo la parola “fine”. Purtroppo resta ancora in vigore la possibilità di utilizzare richiami vivi provenienti da allevamenti, per cui la nostra iniziativa non si ferma qui.

Radicali Italiani, insieme alle associazioni “Parte in Causa” e Radicali Ecologisti, ha elaborato e depositato, grazie alla deputata Gessica Rostellato del Partito Democratico, una proposta di legge che mira a riformare radicalmente l’attuale normativa sull’attività venatoria, prevedendo, tra gli altri punti, l’estensione del divieto di caccia a molte aree attualmente non tutelate, la definitiva messa al bando di ogni munizionamento a base di piombo, il raddoppio delle distanze di sicurezza da abitazioni e veicoli, e il divieto di allevamento, commercio e utilizzo di richiami vivi. 

I parlamentari italiani hanno quindi ora l’opportunità di sostenere una riforma, denominata “Scacciamoli” che, se approvata, porterebbe l’Italia in una posizione di assoluta avanguardia in Europa per quanto riguarda la tutela degli animali, dell’ambiente e della sicurezza.

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