Fine vita. Dal grigio della ministro Madia all'etica professionale del governatore Rossi. Si riafferma la politica del "si fa ma non si dice": il verso non cambia, malati e medici sempre più soli

Dichiarazione di Massimo Lensi, Comitato nazionale di Radicali Italiani, e di Maurizio Buzzegoli, segretario dell’Associazione “Andrea Tamburi” e membro della Direzione di Radicali Italiani:
"Mentre aumenta il numero di operatori sanitari che coraggiosamente rompono il silenzio sull’eutanasia clandestina praticata negli ospedali italiani, la politica continua a non darsi il coraggio per affrontare il problema. Oggi, chi aiuta un malato a morire rischia l’imputazione per ‘Omicidio del consenziente’ e fino a 15 anni di carcere. Questo il governatore Rossi non può non saperlo, quando, ricalcando pedissequamente la dichiarazione del ministro Madia alle Invasioni Barbariche, riafferma che non c’è bisogno di una legge sul fine vita, la quale 'Non contribuirebbe a migliorare la situazione. Tutto in queste vicende rinvia alla professionalità e all'eticità dei medici'".
"A chi come il governatore Rossi rifiuta di riconoscere la realtà sostenendo di voler tenere lo Stato fuori dalle scelte del malato e dei suoi cari, risponde la cronaca quotidiana di una società più avanti di loro, cui non resta, quando non ha mezzi per emigrare per morire con dignità, che affidarsi all'eventuale coraggio e lealtà di medici e famiglie. Solo una legge può tutelare familiari e operatori sanitari da inopportune persecuzioni penali per aver rispettato la volontà del malato. Da più di un anno e mezzo giace indiscussa in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita, presentata dai radicali e sostenuta da decine di migliaia di cittadini. Al governatore Rossi e a tutti i parlamentari toscani chiediamo un atto di responsabilità e riconoscere che la realtà dell'eutanasia clandestina, come già accaduto per l'aborto, o per il diritto alla cannabis terapeutica, può essere portata fuori dalle nebbie dell’arbitrio solo con la legalizzazione".
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