Via D'Acqua, Cappato e Lipparini: pubblicato su milanoradicale.it il "Piano B" in corso di realizzazione

"Confermata l'inutilità dell'opera. Dopo Expo si mandino le acque in Darsena attraverso Olona o ci si fermi"
Dichiarazione di Marco Cappato, presidente del Gruppo Radicale - federalista europeo, e Lorenzo Lipparini, membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani:
"I documenti segreti di Expo relativi alla variante della Via d'Acqua sono finalmente arrivati e sono ora pubblicati su milanoradicale.it. Per averli è servito che il Tar condannasse Expo a inviarli a Marco Cappato, che ne aveva fatto richiesta. Si può così constatare l'ovvio: un piano B, per anni negato e descritto come impossibile è in corso di realizzazione e prevede l'interramento ed intubamento di tutto il canale Sud da Expo fino al Deviatore Olona (continuando però curiosamente a chiamarsi Via d'acqua). Unica eccezione a Bosco in Città, dove il canale correrà in superficie, a discapito del verde".
"Si conferma anche l'inutilità pressochè totale della costosa opera, che presenta un rapporto costi-benefici intollerabile, che fin dal suo progetto non è mai stata navigabile e che oggi si conferma per quello che è sempre stata: un canale di scolo. Questa la sua giusta denominazione. Resta da decidere cosa farne dopo Expo. I progettisti insistono per portarla fino al Naviglio Grande, cui verrebbe conferito qualche bicchiere d'acqua. Noi restiamo dell'idea che ogni risorsa in più investita in questa truffa sia sottratta al recupero dei navigli veri, che è l'autentico investimento chiesto dai cittadini. Se davvero si vuole contribuire a portare acqua alla Darsena, rinato porto di Milano, si studi come incrementare le portate alla presa del Ticino al Panperduto e a riequilibrare i prelievi lungo il suo percorso".
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