Torino, grattacielo Regione. Manfredi e Viale: Nodi vengono al pettine, su trasparenza Chiamparino deve recuperare subito 15 anni di ritardo

Dichiarazione di Giulio Manfredi segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta di Silvio Viale,consigliere comunale radicale eletto nella lista Pd:
"Chiediamo a Sergio Chiamparino di annunciare, martedì, in Consiglio Regionale, il varo di una 'operazione trasparenza' sul grattacielo della Regione, tentando di recuperare 15 anni di ritardo".
"Ci pare che la parola 'trasparenza' sia usata da molti come slogan elettorale, da soddisfare poi emanando una serie infinita di circolari e provvedimenti; eppure, nel nostro caso, sarebbe stato così semplice e poco costoso, in questi 15 anni, con tutte i ritrovati dell’informatica e della tecnologia, dare vita a un sito web sul grattacielo in costruzione in grado di informare giorno per giorno i cittadini sul progredire di un’opera da loro finanziata con oltre 200 milioni di euro. Diamo atto a Roberto Cota di avere creato il sito, che è però fermo al 2012 ed è oggettivamente pessimo per qualità e quantità delle informazioni contenute".
"Si è perso del tempo prezioso e ora è tutto più difficile. Ora l’obiettivo politico della trasparenza rischia di essere soffocato e confuso fra le inchieste giudiziarie, certo doverose ma che sono altra cosa rispetto alla trasparenza, e le rivendicazioni sindacali di quei dipendenti regionali che vedono negativamente il loro trasferimento nel grattacielo, del tutto legittime ma che sono altra cosa rispetto alla trasparenza".
"Ci attendiamo da Chiamparino un segnale concreto e immediato di cambiamento rispetto ad uno status quo veramente umiliante, che non fa onore alle motivazioni e ragioni che stanno alla base della costruzione del grattacielo, motivazioni che abbiamo sempre condiviso".
LINK
Il sito attuale della Regione Piemonte dedicato al grattacielo del Lingotto.
La Delibera regionale sui lavori nel grattacielo di cui era stato pubblicato in un primo tempo solo il titolo e di cui i radicali chiesero ed ottennero la pubblicazione del testo completo mediante un “accesso civico”.
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