Bilancio/Cappato: "Mi astengo. Manca coraggio e garanzie sulla realizzazione dei 5 referendum ambientali"

Bilancio, calcolatrice

Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del gruppo radicale federalista europeo al Comune di Milano:

Sul bilancio del Comune di Milano esprimo voto di astensione, in ragione delle mie riserve sia sul metodo che sul merito dell'operato della Giunta, e della mia speranza -proprio in quanto Consigliere eletto in una lista (la Lista Bonino-Pannella) a sostegno del Sindaco Pisapia- che un cambio di rotta prima del termine della consiliatura sia ancora possibile a meno di due anni dal voto, anche se ciò richiederebbe da parte del Sindaco un coraggio che finora non ha mostrato di avere.

Sul metodo, prendo atto con insoddisfazione del mancato rispetto degli impegni sul bilancio partecipato e sulla data di approvazione, che arriva otto mesi dopo la scadenza naturale.
Nel merito, non posso certo condividere la scelta della Giunta Pisapia di non garantire (finora) il rispetto degli impegni sugli obiettivi votati dai cittadini milanesi nel giugno 2011 con i 5 referendum per la qualità dell'ambiente e della vita, in particolare sulla questione della riapertura dei Navigli e su Area C. Si tratta di impegni importanti per quella riconversione ecologica delle infrastrutture della città che avrebbe potuto essere finanziata modificando gli attuali investimenti comunali nelle partecipate, pur nel difficile contesto di finanza pubblica nel quale il Sindaco di Milano è stato costretto ad operare.

Sui Navigli, pur essendo stati inseriti nel piano delle opere i lavori per la riapertura delle due conche dei Navigli e avviata la progettazione per la riapertura della cerchia interna, ad oggi non esiste alcuna garanzia che i lavori siano effettivamente finanziati e avviati prima della scadenza della Giunta Pisapia. È questa una delle conseguenze della scelta di confermare lo scellerato progetto delle "vie d'acqua" invece di investire sulle vere vie d'acqua, cioè i Navigli.

Sulla graduale estensione di Area C alla cerchia ferroviaria, prevista dai referendum, la contrarietà della Giunta non è stata né motivata con le necessarie valutazioni tecniche, né sostituita con un credibile piano alternativo, visto che il Piano Urbano per la mobilità Sostenibile è in ritardo di ormai 9 mesi.

Con il voto di astensione confermo il mio impegno per la realizzazione dei 5 referendum entro i 5 anni della consiliatura, nella speranza che possa finalmente divenire anche un concreto programma di governo anche per la Giunta Pisapia. Se ciò accadrà, sarò il primo a riconoscerlo in occasione del prossimo documento di bilancio, che mi auguro possa finalmente essere partecipato e presentato entro dicembre 2014.

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