Omicidio Litvinenko/Radicali: governo inglese ha fatto la cosa giusta. Ora vada fino in fondo

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Dichiarazione di Giulio Manfredi, Direzione Radicali Italiani, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta:

Lascio ai dietrologi il compito di capire perché il governo inglese ha deciso solo ora l’apertura di un’inchiesta pubblica – cioè un’inchiesta messa in piedi dal governo, presieduta da un giudice incaricato del governo – sulla morte del dissidente russo Alexander Litvinenko, ex agente dei servizi di sicurezza russi (KGB poi FSB), cittadino inglese a tutti gli effetti, avvenuta a Londra nel 2006 per avvelenamento da polonio. La cosa importante è che il governo inglese abbia fatto la cosa giusta; la cosa importante è che si parli finalmente sui media e sulla rete, non solo più sui siti radicali, del ricercato dalla giustizia britannica per l’omicidio Litvinenko, il cittadino russo Andrei Lugovoj, ex agente del FSB, divenuto nel 2007 membro della Duma russa, eletto nel partito di Putin.

L’importante è che si ricordi anche che Litvinenko aveva accusato, fornendo ampia documentazione (vedi “Russia. IL complotto del KGB” di Litvinenko/Felstinskij), i servizi segreti russi di essere gli organizzatori degli attentati a condomini di Mosca, Volgodonsk e Buinaksk che nel settembre del 1999 uccisero oltre 300 persone e che furono utilizzati da Putin, appena salito al potere, per scatenare la seconda guerra cecena.(centomila ceceni uccisi, un decimo della popolazione; erano formalmente cittadini russi come Putin).

Tirare il filo della vita e della morte di Alexander Litvinenko può portare alla verità non solo sul suo omicidio ma anche su altre vicende legate ai primi mesi di zar Putin al Cremino, i mesi cruciali per il consolidamento del suo regime.

 

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