Grattacielo Regione Piemonte/Radicali: Chiediamo a giunta Chiamparino la massima trasparenza, quella che non c'è stata con la giunta Cota

Grattacielo Regione Piemonte

Giulio Manfredi, membro di Direzione di Radicali Italiani e segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta:

“Finalmente è diventata di dominio pubblico la lite giudiziaria che contrappone la Regione Piemonte all’architetto Massimiliano Fuksas rispetto alla supervisione artistica (con conseguente compenso) dei lavori di costruzione del grattacielo della Regione. Si tratta di circa 22 milioni di euro di parcella a cui devono aggiungersi 2,5 milioni (circa) oggetto della querelle; tutti soldi pubblici, per cui è doveroso che sulla questione vi sia la massima trasparenza e conoscenza.

Trasparenza e conoscenza che sono mancate sotto la giunta Cota. I radicali furono gli unici a denunciare la delibera “fantasma” del 2 agosto 2013, relativa ai rapporti fra Regione e Fuksas, di cui fu pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione solo il titolo. Promuovemmo un “accesso agli atti”, attuando il “Decreto Monti” sulla trasparenza (D. lgs. n. 33/2013) ma la Giunta Cota non aveva nominato ancora il responsabile per la trasparenza; lo fece solo in zona Cesarini, a elezioni già convocate, e solo l’8 maggio di quest’anno, a due settimane dal voto, la delibera è stata pubblicata sul Bollettino quasi interamente; il “quasi” riguarda appunto i limiti e le condizioni della trattativa fra i legali della Regione Piemonte ed i legali di Fuksas per arrivare ad un accordo consensuale.

Chiediamo alla Giunta Chiamparino di assicurare da subito quella trasparenza che è mancata sotto la Giunta Cota, che ha nominato il responsabile per la trasparenza e ha pubblicato (con “omissis”) la delibera “fantasma” solo perché incalzata dal pungolo radicale”.

 

Approfondisci:

© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati



SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.