Europee. Pannella: da Cassazione sui Verdi decisione alla Ingroia

"Posso dire con un po' di ironia che quella della Cassazione sui Verdi è una sentenza alla Ingroia. Lo ha dichiarato Marco Pannella nel corso della conversazione settimanale a Radio Radicale con Massimo Bordin, commentando la decisione di riammissione delle liste Verdi alle elezioni europee da parte della suprema Corte".
"Ci sarebbe da fare dell'ironia - ha spiegato Pannnella- è una sorta di riparazione, perché l'anno scorso Bonelli si mise con Ingroia e non venne eletto. Ora la Cassazione ha preso una decisione alla Ingroia, da parte dello stesso ufficio che pochi mesi fa non ha riconosciuto le firme per i nostri referendum, e dispiace perché è presieduto da quel Corrado Carnevale verso il quale come è noto abbiamo un atteggiamento diverso da quello dei suoi detrattori storici".
"Noi abbiamo deciso - ha proseguito Pannella con riferimento al fatto che non sono state depositate liste radicali- che non vogliamo essere assenti quando ci sono elezioni truffaldine come le prossime, espressioni gravissime dell'antidemocrazia.Ma non facciamo come i Verdi, e mi fa piacere per loro, che vanno a elezioni senza raccogliere le firme. Ripeto, è lo stesso ufficio della Corte di Cassazione che mesi fa non ha riconosciuto le firme che abbiamo depositato sui referendum. Quella sui Verdi è una clamorosa decisione che vuole che il fatto che il partito sia europeo debba costituire in modo petente la superfluità della raccolta delle firme come clausola di prudenza verso il rischio che chiunque si candidi".
"Il compagno Bonelli si era candidato nelle liste Ingroia e non ha avuto eletti- ha concluo Pannella-adesso non ci sono le liste Ingroia, ma quest'anno una sentenza culturalmente ingroiana consente di sperare forse che Bonelli sia eletto. Per noi invece è più importante raccogliere e dare informazioni scientifiche sul corpo malato dello stato senza aspettarne,come per esempio col nazismo , l'autopsia. Non mi pare di aver sentito delle grandi battaglie dei compagni Verdi, per esempio su Basilicata e Abruzzo o Taranto città, i Verdi non se ne erano accorti, noi sì, come sul Vesuvio o la sismicità legata alle attività estrattive. Sul Vesuvio avremo grazie a noi Radicali giudizi da parte della giurisdizione europea. Presentarsi a niente e' illusorio. Per Bonelli o Ingroia lo stimolo maggiore è la speranza di entrare in organismi parlamentari, ma servono? Pochi eletti radicali restano nella storia degli organi che li vedono eletti, altri no".
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