Marò/Radicali: per sostenere impegno Ministro Bonino, sciopero fame il 16 e 17 febbraio. Chiediamo il rispetto del diritto alla difesa per i due militari italiani

Gli esponenti radicali Igor Boni, Silvio Viale e Giulio Manfredi, che hanno lanciato lo sciopero della fame del 16 e 17 febbraio sulla vicenda dei due fucilieri di marina italiani, dopo aver riscontrato le decine di adesioni ricevute in poche ore, rilanciano la due giorni nonviolenta con la seguente dichiarazione:
Il ministro Bonino ha oggi pronunciato in Senato parole inequivocabili, richiamando tutti alle proprie responsabilità, a partire dal segretario generale dell'ONU, Ban Ki-Moon. che non puo' trincerarsi dietro il paravento della "questione bilaterale fra Stati". Occorre sostenere l'impegno del governo e della diplomazia italiani, utilizzando lo strumento nonviolento, teorizzato e praticato per primo dal Mahatma Gandhi, padre della nazione indiana.
Armati solamente delle ragioni del diritto, vogliamo porre con forza alle autorità giudiziarie indiane la necessità di sganciare il caso dei due militari italiani dalle logiche politiche interne. L'applicazione di una legge antiterrorismo e antipirateria nei confronti di chi era su quella nave per opporsi a terroristi e pirati è qualcosa di evidentemente inaccettabile, che violerebbe i diritti umani, le leggi internazionali e il diritto alla difesa dei due fucilieri. Vogliamo testimoniare con questi due giorni di digiuno la necessità di uscire da una spirale pericolosa di violazione delle regole, che non potrà che condurre ad un peggioramento della situazione. Invitiamo coloro i quali vogliono aderire all’iniziativa a segnalare la loro disponibilità sulla pagina a questo link oppure inviando un'email a: info@associazioneaglietta.it
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.