Lettera aperta di Deborah Cianfanelli al Sindaco e al Presidente della Camera penale di La Spezia: Chiamata al satyagraha!!!

Come sicuramente non saprai, Marco Pannella dalla mezzanotte di domenica 12 gennaio ha iniziato un nuovo sciopero totale della fame e della sete ritenendo OBBLIGATORIO intervenire a sostegno del Presidente della Repubblica il cui accorato messaggio inviato alle camere l’8 ottobre scorso, ancora non ha ricevuto alcun riscontro da parte del parlamento che, a distanza di oltre tre mesi, non ne ha ancora iscritto all’ordine del giorno il dibattito.
Nel suo messaggio Napolitano ricordava a deputati e senatori che l'Italia viene “a porsi in una condizione che ho già definito umiliante sul piano internazionale per le tantissime violazioni di quel divieto di trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei detenuti che la Convenzione europea colloca accanto allo stesso diritto alla vita. E tale violazione dei diritti umani va ad aggiungersi, nella sua estrema gravità, a quelle, anche esse numerose, concernenti la durata non ragionevole dei processi.”
Non solo carceri, dunque, ma anche giustizia negata dall’irragionevole durata dei processi, cui il recente DDL “per l’efficienza del processo civile” approvato dal Comitato dei Ministri il 17.12.2013, non pone alcuna soluzione se non quella di rendere ancor più attuale la persistente denegata giustizia nel nostro paese.
“Confido - scriveva Napolitano oltre tre mesi fa agli ‘onorevoli parlamentari’ - che vorrete intendere le ragioni per cui mi sono rivolto a voi attraverso un formale messaggio al Parlamento e la natura delle questioni che l'Italia ha l'obbligo di affrontare per imperativi pronunciamenti europei. Si tratta di questioni e ragioni che attengono a quei livelli di civiltà e dignità che il nostro paese non può lasciar compromettere da ingiustificabili distorsioni e omissioni della politica carceraria e della politica per la giustizia.”
La Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha fissato per il prossimo maggio il termine ultimo per porre fine sia allo stato di tortura in cui vivono i detenuti che all’offesa alla natura stessa dello Stato di diritto e degli impegni internazionali sottoscritti ed il del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha chiesto all’Italia di porre rimedio alla “non ragionevole” durata delle procedure giudiziarie civili, penali ed amministrative che da venticinque anni, sostiene il Comitato, mettono in pericolo lo Stato di diritto in Italia.
In tale drammatica situazione continua ad essere negato ogni dibattito pubblico sul tema del diritto e del rispetto della legalità nazionale ed internazionale, nonostante l’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni attraverso due delibere aveva chiesto si tenesse sul tema della giustizia e al quale avrebbero dovuto partecipare anche i radicali. Censura che il TAR del Lazio ha riconosciuto costituire una violazione dei diritti dei cittadini e dei radicali chiedendo all’AgCom di esigere che fosse sanata altrimenti l’avrebbe commissariata ad acta: ennesima decisione ed ingiunzione restata anch’essa senza nessuna, ripetiamo: nessuna, conseguenza.
In queste ore il dibattito politico si sta avviando verso una nuova violazione delle leggi internazionali: diverse forze politiche chiedono che, fatta la Riforma elettorale, si vada immediatamente al voto, in palese violazione di accordi internazionali sottoscritti dall’Italia, secondo i quali è necessario che passi almeno un anno tra il varo della riforma e la sua prima applicazione, per dare il tempo minimo necessario all’elettore di comprendere il meccanismo previsto dalle nuove regole del gioco.
Queste le ragioni dello sciopero della fame e della sete di Marco Pannella che ha invitato ad aderirvi “tutti coloro che hanno un minimo, vitale, di rispetto del Diritto, delle leggi, della Costituzione – in sostegno al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”.
Io ho aderito, iniziando dalla mezzanotte di domenica scorsa lo sciopero della fame, unitamente alla segretaria di Radicali Italiani Rita Bernardini, ed altri dirigenti radicali Maurizio Turco, Marco Beltrandi, Maurizio Bolognetti.
Ad oggi hanno aderito 289 persone, e mi auguro che anche tu che ricevi questa lettera vorrai unirti a questa lotta nonviolenta a sostegno del Presidente della Repubblica per il rispetto e la vita del diritto, comunicando la tua adesione sul sito www.radicalparty.org o rispondendo a questa mia.
Cordialmente
Deborah Cianfanelli
Membro della direzione nazionale di Radicali italiani
PS: Chiedo di rispondere con la massima urgenza tenendo conto che lo sciopero della sete che sta attuando Marco Pannella consente sopravvivenze brevi. È questione di ore!
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